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Naufragio a Cutro, il nuovo decreto del Governo visto dalla stampa estera

L’analisi del quotidiano cattolico francese La Croix: «La Premier vuole mostrare credibilità con le istituzioni e partner europei»

Pubblicato il: 10/03/2023 – 8:55
Naufragio a Cutro, il nuovo decreto del Governo visto dalla stampa estera

ROMA «Italia: il governo definisce la sua politica migratoria». E’ il titolo de ‘La Croix’, uno dei più diffusi organi di stampa cattolica francese, all’indomani del Consiglio dei ministri a Cutro che ha approvato un nuovo decreto legge che da una parte aumenta le sanzioni per i trafficanti di esseri umani, dall’altra «semplifica le procedure per i richiedenti asilo». «Giorgia Meloni ha svelato una politica migratoria ritenuta molto di destra dall’opposizione», prosegue il quotidiano, secondo cui «con questa iniziativa simbolica, il governo ha voluto placare le polemiche per l’assenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni nei primi giorni successivi al naufragio». «La Presidente del Consiglio vuole mostrare credibilità con le istituzioni e con i suoi partner europei. Da qui l’adozione di un decreto legge le cui misure oscillano tra il pugno di ferro contro scafisti e migranti clandestini e una maggiore apertura all’accoglienza dei migranti regolari».

La stampa tedesca

La stampa tedesca commenta così il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri a Cutro: impone «dure misure» contro i trafficanti di esseri umani, che rischiano pene detentive fino a 30 anni. L’agenzia di stampa tedesca Dpa analizza il nuovo dl, in risposta al naufragio davanti alle coste calabresi in cui hanno perso la vita 72 migranti. Il nuovo decreto prende di mira i «trafficanti, i cui crimini provocano la morte» dei migranti durante «trasporti irregolari» attraverso il mare, prosegue la Dpa, ricordando – come affermato dalla premier Giorgia Meloni in conferenza stampa – che le nuove misure «si applicheranno non solo ai trafficanti catturati sul territorio italiano ma in qualsiasi parte del mondo». La Dpa rimarca infine le polemiche sull’operato della Guardia costiera italiana, che è stata «pesantemente criticata nei giorni scorsi per non essere venuta in soccorso del barcone partito dalla Turchia e naufragato a Crotone».

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