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Cambio appalto per Italo Treno, in stato di agitazione i lavoratori a Reggio Calabria

La Uilcom: «La clausola sociale non è in vendita. La nuova azienda vuole assumere solo una parte dei dipendenti e con contratti al ribasso»

Pubblicato il: 11/03/2023 – 9:04
Cambio appalto per Italo Treno, in stato di agitazione i lavoratori a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA «“Garantire la continuità lavorativa”, questo il principio cardine della clausola sociale per i lavoratori dei call center. La procedura, infatti, viene applicata nei cambi di appalto aventi in comune la medesima attività presso lo stesso committente. Pertanto continuità occupazionale, principio di territorialità e mantenimento delle condizioni economiche e normative sono i pilastri fondamentali che costituiscono la clausola sociale. Ma a Numero Blu Servizi Spa, azienda operante nell’ambito dei call center a Roma, tutto questo garba poco». Lo sottolinea, in una nota, Giuseppe Cantarella, della segreteria regionale Uilcom Calabria.
«In questi giorni – continua la nota – si sono aperti i tavoli sindacali per l’applicazione della clausola sociale nel cambio appalto di Italo Treno tra l’azienda uscente System House S.r.l. e la Numero Blu Servizi Spa. Il servizio, storicamente gestito dalla sede di Reggio Calabria prima e da quella di Roma dopo, consiste nella biglietteria ed assistenza per conto di Italo Treno. 109 lavoratrici e lavoratori, numeri comunicati dall’azienda uscente, si ritrovano in un momento di forte confusione e paura».
«L’azienda subentrante – spiega Cantarella – ha dichiarato di voler assumere solo una parte dei lavoratori di Roma, gradualmente. Venendo meno ai principi di continuità occupazionale e territorialità imposti dalla L.11/2016 e dalle regolamentazioni successive. Ed il Nuovo Trasporto Viaggiatori (Italo Treno) cosa ne pensa? Oltre al danno anche la beffa. La società subentrante, tra l’altro, ha espresso la sua volontà di applicare non il contratto collettivo nazionale delle Telecomunicazioni, bensì quello dei Servizi Ausiliari sottoscritto da Anpit-Cisal. Questo porterebbe i lavoratori a subire gravissime perdite economiche e normative». 
«Eppure ricordiamo bene – continua il ragionamento del sindacalista –: il Nuovo Trasporto Viaggiatori è una delle 13 aziende che hanno aderito al protocollo dei call center in cui si stabiliva, per le attività di customer care in appalto, l’applicazione di Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative. Lo stato di agitazione è stato proclamato e saranno intraprese tutte le azioni utili alla salvaguardia del perimetro occupazionale. Le lavoratrici ed i lavoratori non dovranno sentirsi abbandonati ad un destino che sembra essere scritto da tempo. Chiediamo ad Italo Treno di prendere consapevolezza di questa situazione che appare, a tratti, bizzarra e priva di fondamento. La clausola sociale non è in vendita. Men che meno le lavoratrici ed i lavoratori che fino ad oggi, con enormi sacrifici, hanno garantito un servizio di carattere nazionale».

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