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il naufragio di cutro

Entro martedì tutte le salme verranno trasferite. A Crotone restano i parenti dei dispersi

Da identificare al momento restano 6 cadaveri, tra i quali cinque dei sei recuperati tra sabato e domenica

Pubblicato il: 13/03/2023 – 6:35
Entro martedì tutte le salme verranno trasferite. A Crotone restano i parenti dei dispersi

CROTONE E’ previsto entro martedì prossimo il trasferimento anche delle ultime bare con i corpi delle vittime riconosciute del naufragio di domenica 26 febbraio a Steccato di Cutro. Al momento sono state trasferite 40 salme tra Afghanistan, Germania, Iran e Pakistan. Ieri sera ci sono state altre due partenze per il cimitero musulmano di Borgo Panigale a Bologna come richiesto dalle famiglie delle vittime. Nel Palamilone di Crotone resteranno 37 bare comprese quelle delle sei vittime recuperate dal mare tra ieri e oggi. Gran parte di esse, grazie ad un’agenzia di Padova, saranno trasferite da lunedì verso l’Afghanistan. Per oggi è previsto l’espatrio di 9 salme ed entro le ore successive le partenze delle altre, sempre verso Afghanistan, Germania, Iran e Pakistan. Da identificare al momento restano 6 cadaveri, tra i quali cinque dei sei recuperati tra sabato e domenica, e uno trovato nei giorni scorsi. Il trasferimento nei paesi di origine è stato possibile anche grazie al lavoro svolto dai funzionari della Prefettura di Crotone direttamente nell’impianto sportivo. L’ufficio anagrafe del comune di Cutro, supportato anche da quello di Crotone, ha predisposto tutta la parte burocratica (certificati di morte e passaporto mortuario). Dalla Prefettura fanno sapere che, al momento, non ci saranno, come era stato ipotizzato, sepolture nel cimitero di Cutro in quanto il corpo di un palestinese è stato reclamato dall’Ambasciata di Palestina. Solo una salma, pur riconosciuta, non è stata ancora reclamata e, in attesa di qualche familiare, verrà trasferita al cimitero di Crotone. Tutti i costi saranno a carico dello Stato. La Prefettura sta anche avviando gli affidamenti alle agenzie funebri anticipando la spesa che verrà coperta da fondi ministeriali. Per quanto riguarda i 79 sopravvissuti (altri tre sono i presunti scafisti e sono detenuti), hanno fatto richiesta di asilo e resteranno nell’hotel di Crotone messo a disposizione dal ministero degli interni fino a quando saranno concluse le procedure burocratiche. Nei prossimi giorni è attesa una delegazione tedesca per le audizioni con i profughi relative alle richieste di rilocation per il ricongiungimento con i familiari in Germania.

I parenti dei dispersi restano a Crotone

Fanno la spola tra il Palamilone e la spiaggia di Steccato di Cutro i familiari delle vittime del naufragio che non hanno ritrovato i loro congiunti. Accanto a loro, in attesa che i parenti vengano ritrovati, ci sono i tanti volontari delle organizzazioni umanitarie e delle associazioni del terzo settore di Crotone che li stanno supportando soprattutto dal punto di vista psicologico e burocratico. «Non possono essere lasciati soli – afferma Manuelita Scigliano, presidente della cooperativa Sabir – perché è giusto che sia permesso loro di piangere su una bara. Per questo chiediamo di attivare al più presto la procedura di raccolta del Dna dei familiari. D’ora in avanti il mare ci consegnerà purtroppo corpi irriconoscibili, e le famiglie non potranno davvero restare qui in eterno. La raccolta del Dna permetterà in futuro di dare a tutti un nome e la dignità che meritano». Il Dna ai familiari – dicono fonti della Polizia – viene prelevato nel caso qualcuno abbia il dubbio che uno dei cadaveri da identificare sia suo parente; ad oggi per i cadaveri non identificati nessuno ha espresso questa volontà.

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