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Occhiuto: «Calabria esempio per tutta l’Italia, e non ha voglia di sentire polemiche»

Il governatore: maggioranza e opposizione insieme dovrebbero chiedere all’Europa di non limitarsi a Frontex e potenziare i dispositivi di soccorso

Pubblicato il: 14/03/2023 – 13:59
Occhiuto: «Calabria esempio per tutta l’Italia, e non ha voglia di sentire polemiche»

CATANZARO «In Calabria abbiamo accolto 18mila migranti, lo abbiamo fatto senza mai fare polemica, l’hanno fatto dei sindaci straordinari come il sindaco di Roccella e altri sindaci del Crotonese». Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto intervenendo a “Quarta Repubblica” su Rete4. «Ne stiamo accogliendo altri in questi mesi e – ha spiegato Occhiuto – molti provengono da questa rotta (dalla Turchia ndr) che si è consolidata nel corso degli anni tra l’indifferenza generale, soprattutto l’indifferenza delle istituzioni europee. L’Europa ha dato sei miliardi a Erdogan per limitare la rotta balcanica, poi i migranti prendono quest’altra rotta, che poi non era nemmeno pattugliata dalle Ong. Il Consiglio dei ministri a Cutro ha sicuramente dimostrato l’attenzione del governo».

«Calabria esempio per tutti, no alle polemiche»

Occhiuto ha poi rimarcato il fatto che  «la Calabria è stata un esempio per tutt’Italia nelle scorse settimane stringendosi attorno alle vittime e dimostrandosi una regione molto solidale, e i calabresi, soprattutto quelli che hanno sotto gli occhi quello che è successo su quella spiaggia, non hanno voglia di fare polemica. Non ho voglia di fare polemica neanche io, anzi – ha proseguito il presidente della Regione – io penso che in qualsiasi paese dell’Europa dopo quello che è successo maggioranza e opposizione, insieme, avrebbero richiamato l’Europa alle proprie responsabilità, perché questo fenomeno che stiamo da vivendo da protagonisti in Calabria non può essere arginato solo dal nostro Paese. Non può essere arginato con i dati che i servizi segreti hanno reso disponibili qualche giorno fa, ma neanche quello dei soccorsi in mare. Probabilmente si può fare qualcosa per potenziare i dispositivi di soccorso: a esempio forse se Guardia di Finanza e Capitaneria di porto, che hanno fatto un lavoro straordinario in queste settimane ma in Italia, stessero nella stessa stanza, nella stessa centrale operativa, forse i soccorsi funzionerebbero meglio. Ma soprattutto l’Europa non può limitarsi a Frontex, che è un’operazione di polizia, anche l’Europa deve potenziare i meccanismi di soccorso in mare». 

«Fare un Mare Nostrum a livello europeo»

«Assolutamente no», ha poi risposto Occhiuto al conduttore di “Quarta Repubblica” Porro che ha chiesto se l’Italia può ospitare i circa 700 migranti che secondo i servizi segreti potrebbero partire dalla Libia nelle prossime settimane. Secondo Occhiuto «fa bene il governo a fare accordi bilaterali con i paesi che vedono imbarcare questi migranti, però è un fenomeno così gigantesco che è davvero difficile arginarlo. Allora mentre tentiamo di arginarlo chiedere all’Europa di potenziare i dispositivi di soccorso non sarebbe male. Io altre volte ho detto “perché non facciamo una specie di Mare Nostrum” a livello europeo. Mare Nostrum non ha funzionato perché era un programma nazionale, però andrebbe fatto assegnando all’Europa il compito di salvare i migranti e di ricollocarli mentre li salva, senza addossare il carico di accoglierli a qualcuno. Dovremmo chiederlo tutti insieme, maggioranza e opposizione». (redazione@corrierecal.it)

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