REGGIO CALABRIA «Si è svolta venerdì 10 marzo all’Aula Magna Quistelli dell’Ateneo reggino, la manifestazione “Safer Internet day” organizzata dal Liceo “Tommaso Gullì” in sinergia con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il Kiwanis Club Agorà di Reggio Calabria». Lo riporta una nota dell’Ateneo reggino.
«A intervenire in apertura dei lavori – è detto – il Rettore dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti, che ha evidenziato la necessità per tutte le agenzie educative del territorio di intraprendere azioni di sensibilizzazione per il contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Il dirigente scolastico del Liceo Gullì, Francesco Praticò, ha sottolineato come la scuola sia sempre attenta a cercare di cogliere le esigenze dei ragazzi e i loro disagi, mettendo a disposizione degli studenti vari strumenti, come lo sportello psicologico. Anche il presidente del Kiwanis Club, Mariolina De Benedetto, ha parlato dell’attenzione delle associazioni nei confronti dei bisogni del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza».
«I veri protagonisti sono stati gli studenti – si legge – che, con la proiezione di video e la lettura di riflessioni sul tema del bullismo, hanno messo a nudo le loro fragilità e i loro bisogni e lo hanno voluto fare davanti a una folta platea di giovani, liceali e universitari insieme, e soprattutto davanti ad Antonio Marziale Garante dell’Infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria che, evidentemente emozionato per quanto proiettato dagli studenti, ha voluto raccontare la sua storia, la storia della nascita del suo impegno in difesa dei diritti per l’Infanzia».
«Il Garante ha evidenziato come al primo posto tra i reati compiuti dai minori – si legge ancora – ci sia la violenza sessuale, sottolineando la necessità per la scuola di inserire l’educazione sessuale come disciplina curriculare, perché possa essere insegnata la differenza tra pornografia e amore. A fare da sottofondo alle letture e alle riflessioni, le musiche degli studenti del Liceo Musicale, presenti con la loro orchestra».
«Al termine dei lavori – conclude la nota – i ragazzi hanno voluto salutare Marziale con un flash mob che ha coinvolto l’intera platea».
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