COSENZA «Cosenza capitale del volontariato 2023». Il titolo è stato assegnato su proposta del Centro servizi per il volontariato bruzio, da CSVnet e ANCI, alla città che ha saputo valorizzare il contributo di volontari, associazioni e amministrazioni locali nella costruzione del bene comune. Un riconoscimento prestigioso che arriva dopo l’assegnazione ricevuta dalla città di Bergamo simbolo della resistenza e della lotta al Covid-19. Tante le iniziative in programma – presentate stamane a Palazzo dei bruzi – che coinvolgeranno le istituzioni locali per rilanciare l’immagine positiva della Calabria. «È un orgoglio per me ricevere questo riconoscimento come sindaco della città, è un riconoscimento per tutte le associazioni che lavorano nel terzo settore e che hanno saputo rappresentare al meglio il ruolo nel periodo della pandemia», dice Franz Caruso, primo cittadino di Cosenza. «Siamo riusciti insieme, in sinergia a rispondere alle esigenze di quella parte della nostra società segnata dal bisogno. Il riconoscimento è uno stimolo, anzi un invito ad andare oltre a fare in modo che quelle 1000 associazioni, quei 10.000 volontari presenti sul territorio possano aumentare».
«Siamo arrivati fin qui grazie ad un percorso che in questi anni il Csv di Cosenza ha fatto insieme a tante associazioni presenti sul territorio, innanzitutto nella nostra città e nella nostra provincia», sostiene Gianni Romeo Presidente Csv Cosenza. «Noi abbiamo un grande patrimonio e abbiamo inteso cogliere questa sfida come regione del Sud, dopo Bergamo proprio per sottolineare la crescita di un sistema che deve sempre collaborare con le istituzioni». Secondo Romeo, «non è possibile lasciar fuori una grande forza, un esercito di persone dalle nostre istituzioni. Abbiamo bisogno di volontari, senza il loro apporto è come se mancasse un cuore che rende vitale e civile la nostra società».
Nella provincia di Cosenza il volontariato incide in tutti i settori, in particolar modo in quelli dove l’azione delle istituzioni non è sufficiente a garantire il pieno godimento di diritti e servizi. «La fascia di volontariato che si occupa degli anziani è tra le più attive», racconta Giuliana Scofano del direttivo Csv. «Ma siamo impegnati anche sulla disabilità». «Copriamo i servizi che nella maggior parte dei casi – continua – dovrebbero offrire gli enti pubblici che molto spesso fanno fatica, soprattutto in una regione come la Calabria». (f. b.)
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