BRUXELLES «La tragedia del naufragio in Calabria per la disumana omissione del governo Meloni e l’espulsione illegale e i maltrattamenti da parte delle autorità greche sono gli ultimi episodi di un vergognoso fallimento sui salvataggi in mare nell’Unione europea. I governi di Italia e Grecia, assieme alla Commissione, sono obbligati non solo a indagare e spiegare i fatti, ma anche ad adottare misure che mettano fine a questa situazione e agli abusi». Lo ha dichiarato la presidente del gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez, nel suo intervento nel dibattito al Parlamento europeo a Strasburgo sul naufragio di Cutro. «Ma invece di avanzare verso la conclusione del nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, la destra preferisce discutere se costruire muri alle frontiere esterne dell’Europa e chi dovrebbe finanziarli», ha aggiunto.
Opposta l’opinione di Vincenzo Sofo, eurodeputato calabrese di Fdi: «Sulla tragedia di Cutro – dice – abbiamo assistito a uno sciacallaggio da parte della sinistra arrivata addirittura ad accusare il presidente Meloni di avere le mani sporche del sangue di quei morti. Morti in realtà a causa di organizzazioni criminali che ogni anno trafficano centinaia di migliaia di esseri umani che, complice la propaganda immigrazionista della sinistra, vengono convinti a cercar fortuna in Europa e stipati in barche sempre più fatiscenti da trafficanti consapevoli che quei mezzi potrebbero affondare ma convinti di poter contare in mare sull’aiuto di Ong che dell’ideologia No Borders fanno una missione. Morti perché avvistati troppo tardi da chi ha il compito di sorvegliare le nostre frontiere, ma non ha strumenti a sufficienza per farlo anche perché azzoppato dall’opera di boicottaggio messa in atto dalla sinistra, come il caso Frontex insegna». «Come vedete dunque sulla responsabilità morale di queste tragedie ci sarebbe molto da dibattere – continua l’eurodeputato –. Ma il nostro dovere ora è semmai cercare soluzioni urgenti per i flussi migratori fuori controllo destinati a causare ancora tante morti. Soluzioni che la Commissione inizia finalmente a intravedere, annunciando di accogliere nostre richieste come il rafforzamento di Frontex, la responsabilizzazione degli stati bandiera e rimpatri più efficaci. E la sede in cui accoglierle è la riforma del Trattato di Dublino, sulla quale a breve inizieremo a votare in commissione Libe. In questa sede, quindi, chiediamo alla sinistra se vuol davvero porre fine a queste tragedie, di rivedere l’approccio che ha sempre avuto accettando la nostra richiesta di rafforzare l’azione esterna alle frontiere affinché non ci si limiti solo a redistribuire i migranti che sopravvivono al mare, ma si lavori innanzitutto a dissuaderli dal rischiare di trovare nel mare la loro morte».
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