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L’iniziativa

Lo scalo di Lamezia ad Alvaro, presentata la proposta: «Simbolo della Calabria positiva nel mondo» – VIDEO E FOTO

Illustrate da Passarelli e Leporace a Palazzo Campanella le iniziative a sostegno e le firme raccolte per intitolare l’aeroporto allo scrittore

Pubblicato il: 17/03/2023 – 16:27
di Mariateresa Ripolo
Lo scalo di Lamezia ad Alvaro, presentata la proposta: «Simbolo della Calabria positiva nel mondo» – VIDEO E FOTO

REGGIO CALABRIA Un appello lanciato da Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, per intitolare l’aeroporto di Lamezia Terme a Corrado Alvaro. Centinaia le firme raccolte a supporto dell’iniziativa lanciata dal professore della Sapienza Gianluca Passarelli e dal giornalista e scrittore Paride Leporace. La proposta è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Reggio Calabria, durante la quale sono stati illustrati i risultati dell’appello, le azioni promosse e quelle future per alimentare una discussione il più possibile unitaria per raggiungere lo scopo.
Una proposta, dunque, che riguarda l’aeroporto di Lamezia ma che è stata illustrata a Reggio. «Ringraziamo lo stesso chi non ci ha concesso l’aeroporto, e speriamo – ha commentato sul punto Leporace – che i lavori annunciati, per impedire di fare questa conferenza stampa, avvengano presto, perché tardano ad arrivare».

L’appello

Sono oltre mille le firme raccolte fino a questo momento: l’appello di Passarelli e Leporace sta raccogliendo l’adesione di scrittori, intellettuali, esponenti politici e cittadini. Tra le adesioni, per esempio, quelle del regista Mimmo Calopresti e dell’antropologo Vito Teti. «I luoghi – si legge nel testo della proposta – esprimono simboli e quindi significati, identità e storie. Gli aeroporti, come le stazioni dei treni, sono spesso “non-luoghi”, dove lo spaesamento individuale è accentuato. In assenza di riferimenti storico-sociali-culturali definiti, identificati, riconosciuti e riconoscibili, la a-spazialità accentua processi di depauperamento civico e sociale». L’àtopon, un luogo di ciò che è senza luogo, diventi toponimo di una comunità spaesata, ma che cerca riferimenti collettivi.
Non si tratta di mera metonimia, di maquillage, di marketing dei luoghi. Viceversa, l’intento è proprio sottrarre al vuoto dei codici, delle etichette campaniliste o delle sigle fantasiose, quanto dovrebbe richiamare immediatamente, ossia senza intermediazioni e subito, il senso di appartenenza e la comune identità. Da rivendicare con orgoglio, senza chauvinismo, tanto più essa sia capace di “viaggiare nello spazio e nel tempo”. Corrado Alvaro, i suoi scritti, le sue parole, rappresentano il più alto esempio di quella “calabresitudine” alta da riaffermare. Consacrare un luogo quale l’aeroporto principale della Regione, alla figura nobile, prestigiosa e illustre di Alvaro, rappresenterebbe un segnale assai positivo. Scrivendo della sua Calabria, Alvaro descriveva un luogo di transito, una stazione ferroviaria: «Ci trovavamo sul marciapiedi della stazione d’una linea secondaria, in attesa del treno, cioè dell’elettro treno, come si chiama. C’era qualche studente che tornava a casa dall’esame sbrigato presto, un prete, giovani professionisti, avvocati attempati e vecchi notai che andavano alle loro visite settimanali della clientela di provincia, qualche coppia di sposi, di cui una vestita di nero, la donna stretta in una guaina che faceva risaltare la pelle d’un bianco di camelia». Basta sostituire treno con aereo per vedere con gli occhi e con l’immaginazione il grande traffico di persone, storie, cose che transitano quotidianamente in aeroporto. Secondo Alvaro «… il calabrese “vuole essere parlato”. Bisogna parlargli come a un uomo che ha sentimenti, doveri, bisogni, affetti: insomma, come a un uomo». Anche la Calabria ha un particolare bisogno di essere parlata, e vuole che si parli di Lei attraverso il suo figlio più prodigioso». 

Passarelli: «Alvaro rappresenta la Calabria positiva nel mondo»

La conferenza del professore della Sapienza Gianluca Passarelli e del giornalista e scrittore Paride Leporace

«Dal punto di vista culturale, letterario e saggistico Corrado Alvaro rappresenta la Calabria positiva nel mondo», ha detto il professore Passarelli per il quale «bisogna uscire dai campanilismi che fanno ripiombare il dibattito agli anni ‘70 e rilanciare in maniera positiva un marchio della Calabria fortissimo».
L’obiettivo è dunque quello del rilancio culturale, ma anche turistico. «Farlo attraverso l’intitolazione a Corrado Alvaro del principale aeroporto internazionale della Calabria sarebbe fondamentale perché il carattere di positività sarebbe amplificato in tutto il mondo». «Vorremmo – ha concluso Passarelli – che anche il Consiglio regionale dibattesse di questo argomento».

Leporace: «Necessario avviare un dibattito contro i campanilismi»

Ha espresso la necessità di avere «una Calabria unica e forte», il giornalista e scrittore Paride Leporace. «Basta con le Calabrie. Vogliamo avviare un dibattito necessario e urgente contro i mille campanilismi che ci affliggono su ogni questione. Noi siamo molto soddisfatti del risultato e andremo avanti per alimentare il dibattito».
Leporace ha poi risposto così alle polemiche che hanno accompagnato la proposta di intitolare lo scalo lametino al celebre scrittore originario di San Luca: «A chi ha contestato, in maniera scomposta, diciamo che non abbiamo tempo da perdere. Ci dedichiamo al bene pubblico con le nostre idee e in maniera educata e corretta senza insulti, al contrario di quanto fatto da qualche aspirante politico. È giusto ripartire da Alvaro, lo scrittore calabrese di San Luca e che rende San Luca in maniera positiva. “L’uomo è forte” dice un’opera di Alvaro». «Di quel pensiero forte – conclude Leporace – vogliamo essere inebriati per poter guardare a una Calabria positiva e che guardi al meglio delle sue tradizioni». (redazione@corrierecal.it)

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