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‘Ndrangheta nel Crotonese, usura ed estorsioni: sei arresti – VIDEO E NOMI

Al centro dell’inchiesta il disegno di un imprenditore di estromettere la sorella dalla gestione di due cliniche con l’aiuto di un boss

Pubblicato il: 17/03/2023 – 12:29
‘Ndrangheta nel Crotonese, usura ed estorsioni: sei arresti – VIDEO  E NOMI

CROTONE  Sei persone sono state arrestate tra Petilia Policastro e Cotronei, nell’ambito di un’operazione dei carabinieri che ha disarticolato la locale di ‘ndrangheta attiva nella zona del Crotonese. Gli indagati, tre finiti in carcere e altri tre ai domiciliari, devono rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, incendio ed usura aggravati dal metodo mafioso.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, in collaborazione con lo Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo calabrese.

Le indagini

La complessa e impegnativa attività investigativa, effettuata dai carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro sotto la direzione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ha riguardato un arco temporale ampio, e si è sviluppata attraverso attività di tipo tradizionale nonché attività tecnica captativa. Gli esiti investigativi in tal modo conseguiti hanno permesso di delineare (nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) la gravità indiziaria circa l’attuale operatività della locale di ‘ndrangheta di Petilia Policastro e di rilevare i suoi interessi criminali in seno alla realtà imprenditoriale del territorio. Tra gli indagati figura il titolare di due strutture sanitarie private a Cotronei, Robert Oliveti, che secondo l’accusa avrebbe commissionato, in combutta con la moglie, a Nicola Comberiati, indicato dagli inquirenti come il leader dell’omonima cosca di Petilia Policastro, una serie di atti intimidatori contro la sorella, per estrometterla dalle società che gestivano le strutture stesse: agli atti dell’inchiesta c’è infatti anche l’incendio dell’auto di una collaboratrice della sorella di Oliveti.

I nomi

Questi i nomi degli indagati finiti in carcere:

Nicola Comberiati
Pietro Curcio
Robert Oliveti

Mentre altri tre sono ai domiciliari:

Younes El Kharchi
Marianna Poerio
Salvatore Rachieli

Il video:

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