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Smagliature e iniziative individuali e scoordinate: nella maggioranza scatta il “richiamo all’ordine”

In vista una riunione del centrodestra per mettere un freno alla confusione nella coalizione, ancora alle prese con gli assestamenti post Politiche

Pubblicato il: 17/03/2023 – 16:38
Smagliature e iniziative individuali e scoordinate: nella maggioranza scatta il “richiamo all’ordine”

LAMEZIA TERME L’ultima in ordine di tempo – una proposta bipartisan di modifica del regolamento di Palazzo Campanella in favore dello smart working degli eletti – ha fatto traboccare il vaso. Quella che a prima vista poteva sembrare una banale “scivolata” in realtà ha fatto suonare un campanello d’allarme nella maggioranza di centrodestra  e in particolare  negli esponenti di maggiore esperienza e “peso” politico della coalizione. Riferiscono fonti accreditate che nella prossima settimana – forse martedì – potrebbe essere convocata una riunione di tutta la maggioranza perché è letteralmente esplosa l’esigenza di mettere ordine nell’attuale disordine dalle parti del Consiglio regionale. 

Le smagliature del centrodestra

La richiesta di un “punto” arriverebbe essenzialmente dai capigruppo dei partiti di maggioranza, che avrebbero investito il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso della opportunità, anzi della necessità di radunare tutti gli eletti al Palazzo Campanella in modo da mettere un freno al caos che nelle ultime settimane starebbe emergendo nei lavori consiliari. Nel mirino ci sarebbero alcune iniziative legislative e normative estemporanee e adottate senza alcuna concertazione e senza alcuna condivisione non solo all’interno della coalizione ma all’interno di uno stesso gruppo, e iniziative legislative e normative addirittura concordate da singoli consiglieri di maggioranza con singoli consiglieri di opposizione. Un caso di specie sarebbe proprio la proposta sullo smart working, inizialmente firmata dal forzista Giuseppe Mattiani e dal capogruppo di DeMa Ferdinando Laghi, con Mattiani che però si è visto costretto a ritirare la sottoscrizione davanti alle perplessità dei suoi colleghi azzurri e dei suoli colleghi di maggioranza. Ma ci sono anche altri esempi, come una proposta di legge sul “Mese dei Bronzi di Riace” co-firmata Forza Italia-Movimento 5 Stelle. E poi iniziative legislative e normative scoordinate, o di respiro molto corto, o dal sapore territoriale troppo circoscritto, o dal contenuto riformatore pari a zero. 

Verso una riunione di chiarimento

Insomma, un clima sicuramente ben diverso si respira nella maggioranza di centrodestra rispetto a quello del primo anno di legislatura, caratterizzato da un ritmo molto spedito e da uno spirito innovatore quasi inarrestabile, grazie anche all’input del presidente della Giunta Roberto Occhiuto. Adesso le cose sembrano oggettivamente diverse. A pesare anche e soprattutto gli “scossoni” determinati dalle surroghe che hanno ridisegnato, nel profondo, la “geografia” del Consiglio regionale e dei gruppi: giusto per fare un esempio, nelle ultime settimane nella maggioranza sono cambiati ben due capigruppo, quello di Forza Italia e quello della Lega (e anche la presidenza di una commissione delicata quale la terza competente sulla sanità) e inevitabilmente questo ha determinato una fase di assestamento no semplice da gestire e smagliature all’interno dei partiti e a cascata all’interno dello stesso schieramento. Da qui l’esigenza ormai fortemente avvertita dai “maggiorenti” della coalizione – e da loro trasmessa a Mancuso e forse anche allo stesso Occhiuto – di convocare nella prossima settimana una riunione “plenaria” nella quale riprendere il filo di una matassa che si è ingarbugliata (comunque non al punto tale da mettere a repentaglio la forza del centrodestra), richiamare all’ordine i più indisciplinati, stabilire regole essenzialmente “comportamentali” più ferree che impediscano fughe in avanti e iniziative “individuali”, chiarire una volta per tutte le “gerarchie” e sostanzialmente cancellare l’attuale anarchia. Fermo restando che poi all’interno dei singoli partiti – da Forza Italia a Fratelli d’Italia e alla Lega non mancano i malumori e le insoddisfazioni. Una impasse fisiologica, si fa intendere da ambienti del centrodestra , ma lo “scarto” tra lo scorso anno e quello in corso appare evidente e marcato, e comunque ora l’obiettivo è quello di rimettersi in marcia per portare a termine le due riforme in corso di preparazione, quella dei Consorzi di bonifica (con l’accorpamento in un unico ente e il mantenimento dei distretti) e della nuova Agenzia per il lavoro.  (a. c.)

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