ROMA Sindacati e azienda premono per la convocazione del tavolo della vertenza Almaviva Contact dopo l’annuncio da parte del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, di una norma per salvaguardare i lavoratori del numero di emergenza Covid “1500” per tutto il 2023.
La norma, che prevedrebbe uno stanziamento di 5 milioni di euro, consentirebbe la proroga del servizio, che è stato sospeso alla fine dello scorso anno e impiegava circa 500 persone a Palermo, Catania, Rende (in provincia di Cosenza), Napoli e Milano. Da gennaio questi lavoratori sono in cassa integrazione a zero. Fonti aziendali di Almaviva Contact fanno sapere di apprezzare l’iniziativa del ministero e di aver chiesto la convocazione del tavolo sulla vertenza.
Aspettano di vedere cosa prevede il provvedimento e sperano che possa garantire una «soluzione per tutti i dipendenti coinvolti». Su questo punto i sindacati sono preoccupati, come spiega il segretario generale della Slc Cgil Calabria, Daniele Carchidi. Il timore è che i fondi stanziati non siano sufficienti a portare tutti i lavoratori fino al 31 dicembre a meno del ricorso a una cassa integrazione molto spinta, anche perché negli incontri che si sono svolti sulla vertenza nei mesi scorsi, il ministero della Sanità avrebbe espresso la disponibilità ad assorbire solo 100-200 persone in un nuovo numero di pubblica utilità in materia sanitaria. (Ansa)
x
x