LAMEZIA TERME «Sono passati ormai tre mesi dall’incontro tra il presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile e la delegazione dei presidenti degli Istituti scolastici di Lamezia Terme sulla carenza strutturale in cui vertono alcuni istituti superiori della città, in particolare la grave situazione in cui gli studenti sono costretti a svolgere le attività didattiche all’interno del Liceo Scientifico “Galilei Galileo”. In questa scuola, infatti, le nuove iscrizioni (che si sono chiuse da poco) hanno confermato il numero di ragazzi in uscita, quindi anche per il prossimo anno scolastico si presenterà la situazione di precarietà e disagio dovuti al limite strutturale della scuola, che non ha aule a sufficienza per contenere tutti gli studenti. Ancora oggi, infatti, il liceo “Galilei” non ha laboratori né spazi comuni, così come ci sono 5 classi che ogni giorno cambiano aula a turno perché mancano i locali». A dirlo in una nota sono i presidenti dei Consigli d’Istituto Pasquale Maria Natrella dell’Istituto Comprensivo “Perri-Pitagora”, Annita Vitale dell’Istituto Comprensivo “Don Milani”, Nicola Mastroianni dell’Istituto Comprensivo “Ardito-Don Bosco”, Ugo Gigliotti dell’Istituto Comprensivo “Don Saverio Gatti”, Giovanna Cimino dell’Istituto Comprensivo “Borrello-Fiorentino”, Maria Panarello dell’Istituto Comprensivo “Manzoni-Augruso” e Maria Francesca De Pino del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”. «In questo Istituto, inoltre, – spiegano i presidenti – sono rimasti fuori studenti che avrebbero voluto frequentare il “Galilei” ma o sono stati esclusi perché residenti in zone è già presente un Liceo Scientifico o perché, per paura di rimanere fuori, hanno optato per altri istituti. Bisogna comunque, ad onore del vero, riconoscere che da parte dell’amministrazione provinciale abbiamo sempre avuto rassicurazioni sulla risoluzione dei problemi che affliggono i nostri studenti, anche se al momento non si ha contezza delle decisioni assunte per garantire il diritto allo studio, che passa anche dal poter svolgere le lezioni e seguire il programma didattico in aule dignitose così come anche poter trascorre delle ore formative nei laboratori. Come presidenti dei Consigli d’Istituto abbiamo proposto delle possibili soluzioni al problema, come ad esempio il progetto redatto dall’architetto Rosa De Pino (che si è messa a disposizione della comunità a titolo gratuito), che prevede la realizzazione di 8 aule, per un totale di 150 posti, all’interno della palazzina di proprietà della Provincia di Catanzaro in Piazza Mazzini a Lamezia Terme, attualmente inutilizzata. Un’altra possibile soluzione potrebbe essere quella di prendere in locazione i locali, in passato già utilizzati come plesso del Liceo Scientifico, che si trovano alle spalle del “Galilei”, attualmente liberi e subito disponibili per essere adibiti ad aule didattiche. Un’altra impellente situazione da non sottovalutare, alla quale non abbiamo ancora avuto riscontri, è quella relativa al Polo della musica e della danza del liceo “Tommaso Campanella”, attualmente ospitato in locali presi in fitto dalla Provincia in via del Progresso. In merito a questa scuola, infatti, vorremmo conoscere se la Provincia di Catanzaro ha inteso rinnovare il contratto di locazione per questa scuola, che ospita più di 150 studenti, o ha pensato a soluzioni alternative. In questi giorni – concludono – chiederemo un incontro al presidente della Provincia di Catanzaro per verificare quali delle soluzioni proposte stanno portando avanti, visto che conoscono la problematica da almeno due anni, così vogliamo garanzie concrete sulla risoluzione del problema perché il diritto allo studio è una delle condizioni prioritarie che uno Stato e le sue amministrazioni devono garantire».
x
x