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Milano pronta ad abbracciare i familiari delle vittime innocenti delle mafie

I primi ad arrivare saranno siciliani e calabresi. Il 21 marzo il corteo per la Giornata della memoria e dell’impegno organizzata da Libera

Pubblicato il: 19/03/2023 – 13:01
Milano pronta ad abbracciare i familiari delle vittime innocenti delle mafie

MILANO I primi ad arrivare saranno i familiari siciliani e calabresi all’Aeroporto di Malpensa e Linate, poi dalla Campania dal Nord Italia e dalla Puglia con il treno alla Stazione Centrale di Milano. La città di Milano è pronta ad accogliere in un grande abbraccio le centinaia di familiari di vittime innocenti provenienti da tutta Italia in occasione della XXVIII in occasione della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso Pubblico, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in collaborazione con la Rai, con il patrocinio del Comune di Milano e Regione Lombardia che si svolgerà il 21 marzo con un corteo che partirà alle ore 9.00 da Corso Venezia e arriverà a Piazza del Duomo dove verranno letti i nomi della vittime innocenti delle mafie. Domani lunedì 20 marzo i familiari provenienti dalla Calabria, Sicilia, Puglia, Campania e dal Nord Italia si ritroveranno alle ore 15.00 presso Aula Magna dell’Università Statale di Milano per la loro assemblea. A seguire alle 18.00 Veglia ecumenica nella Basilica Santa Chiara, durante la quale saranno letti i nomi delle vittime delle mafie alla presenza dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini. Da ventisette anni Libera ricerca e raccoglie le storie delle vittime innocenti delle mafie, accompagnando i familiari nell’incontrarsi, nel riconoscersi e nel camminare insieme nel percorso di emersione dal dolore.
Grazie alle generose testimonianze dei familiari, in questi anni Libera ha raccolto un patrimonio prezioso di storie, dal valore etico, storico e sociale, inestimabile. Non si tratta solo di storie individuali o familiari: sono le storie dei nostri territori che, riunite insieme, raccontano un pezzo di Storia del nostro Paese. Dal 1861 a oggi sono 1069 i nomi dell’elenco, 1069 storie che ripercorrono tutta la storia d’Italia, dall’Unità fino all’anno scorso, quando alla periferia di Napoli resta vittima di un agguato di camorra Antimo Imperatore, operaio 56enne, ucciso mentre stava montando una zanzariera a casa del vero obiettivo del killer.
In totale, le donne vittime della violenza mafiosa sono 133. Sono, invece, 115 i nomi di bambini uccisi dalle mafie. La più piccola è Caterina Nencioni, 50 giorni, uccisa dalle bombe di via dei Georgofili, insieme a tutta la sua famiglia e al giovane Dario Capolicchio. In totale, le vittime internazionali sono 49. Tra queste, soprattutto giovani migranti dall’Africa e dall’Europa dell’est, morti per mano del caporalato nelle campagne pugliesi e della provincia di Caserta. Ma anche magistrati, come Pierre Michel, attivisti come Luc Nkulula, e soprattutto giornalisti. Sono 11 i giornalisti uccisi per mano mafiosa in diverse parti del mondo, dalla Russia alla Somalia, da Malta al Libano. Tra loro, 6 donne. Martedì 21 marzo un grande corteo colorato aperto dalla bandiera della pace e dai familiari partirà alle ore 9.00 da Corso Venezia per arrivare a Piazza Duomo dove verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie. A concludere intervento conclusivo di Luigi Ciotti.

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