CUTRO Uno zainetto nero contenente un milione di euro, il provento per la traversata sul caicco che si è incagliato al largo delle coste di Steccato di Cutro causando la morte, certificata, di 88 persone. Il prezzo del viaggio disperato verso la salvezza e la speranza, tragicamente infranta su una secca, era di 4000 euro per i bambini e 8000 euro per gli adulti. Il “bottino” degli scafisti era stato riversato un uno zaino che, raccontano alcuni superstiti, sarebbe stato posto sotto il divano dove era seduto uno dei traghettatori. Ma di questi soldi non vi è traccia come testimonia uno degli avvocati dei familiari delle vittime, Francesco Verri, e anche il capo della Squadra Mobile, Ugo Armando, entrambi sentiti dal Corriere della Sera che ha riportato la notizia.
Al momento questa testimonianza è stata acquisita dai magistrati di Crotone che indagano sulla disgrazia. Quello che è certo è che quattro scafisti siano stati tratti in arresto, uno in flagranza di reato e uno in Austria. Uno di loro è morto annegato e un altro è fuggito. Se quello che hanno notato i testimoni – ovvero lo zaino pieno di soldi custodito dagli scafisti – c’è l’ipotesi ancora da verificare che il denaro sia in mano al fuggitivo sul quale pende un mandato di cattura europeo.
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