Nomi semi-sconosciuti popolano i campionati sportivi, cosiddetti minori, del calcio in particolare, e non solo. Tuttavia, la dimensione di queste piccole società non impedisce loro di misurarsi con volumi più grandi. Un esempio è dato da un nome sconosciuto ai più. “Gelbison”.
L’Associazione Sportiva “Gelbison”, che milita in serie C girone C, è la squadra del Cilento. Ovvero del Comune di Vallo della Lucania (ottomila anime in provincia di Salerno) che, però, si trova, appunto, in Campania. La parola Gelbison prende il nome dall’omonimo monte che, in arabo, significa montagna dell’Idolo o monte Sacro che dir si voglia.
Scrive il Fai (Fondo per l’ambiente Italiano ): «Probabilmente, nello stesso punto in cui ora è presente il santuario mariano, sorgeva un antico tempio religioso pagano, edificato dagli Enotri in onore di una loro divinità, identificata con Era. Quasi certamente il sito religioso era già conosciuto al tempo dei Saraceni: infatti Gelbison sembra derivare da Gebel-el-son, che in arabo significa “monte dell’idolo”. dall’arabo montagna dell’idolo è molto popolare per la presenza in cima del santuario della Madonna di Novi Velia. Situato al centro del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, contiguo ad est con la grande area forestale di Pruno, la cima si trova nel comune di Novi Velia. Il corpo montuoso tocca anche i comuni di Cannalonga, Ceraso, Cuccaro Vetere, Futani, Laurito, Montano Antilia, Rofrano e Vallo della Lucania. Il monte è altamente panoramico, infatti da qui si può vedere tutta la Calabria Tirrenica fino alla Sicilia e le Isole Eolie a Sud, mentre verso Nord la Costiera Amalfitana e il Vesuvio. Inoltre nelle giornate di cielo estremamente sereno si possono vedere il Mare Adriatico e la costa Balcanica».
Per la cronaca il Catanzaro ha vinto 2 a 0 allo stadio Arechi (duca longobardo) di Salerno.
*giornalista
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