ROMA La seconda sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, a seguito della camera di consiglio svoltasi venerdì 17 marzo, in accoglimento delle tesi difensive degli avvocati Francesco Calabrese e Giuseppe Marina, ha dichiarato inammissibile il ricorso formulato dall’Ufficio di Procura di Reggio Calabria avverso l’ordinanza con cui il Tribunale di Reggio, sezione del Riesame, aveva annullato parzialmente l’ordinanza cautelare emessa nei confronti di Gaetano Coppola (classe ’39). A riferirlo sono gli stessi legali dell’uomo.
«In particolare – evidenziano i legali in una nota – la questione sottoposta al vaglio della Suprema Corte riguarda l’avvenuta prescrizione del reato di trasferimento fraudolento di valori (512 bis c.p.) della Leg S.r.l., società coinvolta nell’inchiesta che ha recentemente portato, in sede di misure di prevenzione, all’emissione di un provvedimento di amministrazione giudiziaria dell’Eurospin Sicilia Spa. Il recentissimo pronunciamento della Suprema Corte rendendo definitivo il giudizio cautelare in ordine al capo G) di imputazione, in termini di insussistenza dell’aggravante mafiosa e di prescrizione della c.d. intestazione fittizia, non potrà che produrre importanti conseguenze sul processo penale di cui si attende la fissazione dell’udienza preliminare».
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