CATANZARO Nuovo “tagliando” per la sanità calabrese al Tavolo Adduce, il tavolo interministeriale di verifica dell’attuazione del piano di rientro. Secondo quanto si apprende da fonti della Regione, nel corso del monitoraggio da parte dei tecnici ministeriali sarebbero emersi ancora una consistente serie di criticità del settore sul piano contabile, organizzativo, gestionale del settore e una serie di ritardi sul piano assistenziale ma anche alcuni passi avanti registrati negli ultimi mesi. In particolare, si sarebbero sottolineati con particolare favore da parte della Regione il primo step dell’accertamento del debito commerciale della sanità calabrese, la firma del protocollo d’ intesa tra la Regione e l’Università di Catanzaro per l’integrazione tra gli ospedali di Catanzaro finalizzata alla nascita dell’azienda unica “Dulbecco” e i primi atti concreti di Azienda Zero, anche se – si fa intendere da fonti ministeriali – il Tavolo Adduce avrebbe ancora manifestato ancora molte e forti perplessità sulla mission e sulla strutturazione dell’ente di governance della sanità calabrese e sul rischio di una confusione e sovrapposizione tra il ruolo di commissario della sanità e quello di commissario di Azienda Zero. Diversi comunque i rilievi sollevati dai tecnici dei ministeri affiancanti, anche sulla prima fase di ricognizione del debito. Sempre secondo quanto si apprende da fonti qualificate, a rappresentare la Regione al Tavolo Adduce il presidente della Giunta e commissario Roberto Occhiuto, che avrebbe partecipato all’apertura dei lavori salutando i tecnici ministeriali e poi congedandosi dovendo presenziare ad altri impegni istituzionali, il sub commissario Ernesto Esposito, la dg del Dipartimento regionale Tutela della Salute Iole Fantozzi, il commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti. A quanto risulta la delegazione calabrese avrebbe riscontrato da parte del Tavolo Adduce un clima più positivo e un atteggiamento meno conflittuale rispetto alle ultime precedenti riunioni, il cui andamento aveva fortemente contrariato lo stesso Occhiuto, che non aveva mancato di evidenziare l’approccio a volte pregiudizialmente ostruzionistico e “inutilmente pignolo” dei tecnici ministeriali minacciando anche di non partecipare più ai tavoli. Lo stesso approccio che avrebbe indotto il governatore del Molise Toma ad annunciare le dimissioni da commissario della sanità molisana: in una nota Occhiuto ha commentato ricordando che «in Molise così come in Calabria la sanità è commissariata da anni, e solo da poco più di un anno con i presidenti di Regione nel ruolo di commissari. Stiamo combattendo per rimettere a posto le macerie prodotte nell’indifferenza dei tavoli ministeriali, e a questi problemi si aggiunto anche quelli creati dai tavoli stessi. Mi auguro che Toma non si dimetta, che decida di andare avanti, e che sia al mio fianco per opporci a queste ottuse burocrazie romane». (c. a.)
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