«Potremmo citare i grandi martiri morti per combattere tutte le mafie, ma oggi (in occasione della giornata mondiale dedicata alle vittime delle organizzazioni criminali, ndr) voglio ricordare Antonino Scopelliti e Beppe Alfano come simboli di una vita straordinaria. Antonino Scopelliti era un requirente straordinariamente capace, così onesto da rifiutare sdegnosamente la corruzione e cinque miliardi di lire, sapendo con questo di andare incontro a un tragico destino. Beppe Alfano era un giornalista ribelle, di destra ma anarchico, che visse la lotta contro la mafia con una corporeità che lo condusse fino alla morte. Ancora oggi le mafie sono potenti ma sbaglia chi pensa che alberghino nel sud perché sappiamo che si mimetizzano dappertutto, forti di una potenza economica impressionante. Scopelliti ed Alfano sono l’emblema di due regioni, la Calabria e la Sicilia, che hanno dato grandi figli alla nazione e che rifiutano ogni tipo di mafie, comprese quelle” bianche” che ancora oggi, purtroppo continuano a calpestare diritti e libertà e che sono i nostri nemici mortali».
*Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera
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