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Delitto Mezzatesta, ergastolo anche in appello per Marco Gallo

Confermata la sentenza di primo grado. Il dipendente delle Ferrovie della Calabria venne freddato in pieno centro a Catanzaro

Pubblicato il: 22/03/2023 – 22:26
di Alessia Truzzolillo
Delitto Mezzatesta, ergastolo anche in appello per Marco Gallo

CATANZARO La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro – presidente Fabrizio Cosentino, consigliere Domenico Commodaro – ha confermato la condanna all’ergastolo, già comminata in primo grado, nei confronti di Marco Gallo accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio del dipendente delle Ferrovie della Calabria Gregorio Mezzatesta.
Gregorio Mezzatesta è stato ucciso con quattro colpi di pistola calibro 9X21 che hanno raggiunto la vittima alla testa provocandone la morte immediata. Era il 24 giugno 2017, di mattina, nel centro di Catanzaro.
Secondo le ricostruzioni della Dda di Catanzaro, il giorno dell’omicidio, a bordo di una moto da enduro, Gallo ha «agganciato» Mezzatesta e il suo collega all’altezza del Comune di Tiriolo, li ha seguiti fino a Catanzaro, ha atteso che prendessero, come d’abitudine, un caffè nel solito bar vicino alle Ferrovie della Calabria e quando il bersaglio è rientrato in macchina si è avvicinato al lato passeggero dove si trovava Mezzatesta e ha fatto fuoco per sette volte prima di inforcare di nuovo la moto e fuggire via.
Gregorio Mezzatesta era il fratello di Domenico Mezzatesta, impelagato in una sanguinosa lotta con la famiglia degli Scalise. Teatro dello scontro, e del sangue versato, il territorio montano del Reventino, tra i paesi di Decollatura, Soveria Mannelli, Platania, dove doveva passare la sempiternamente incompiuta strada del medio Savuto, un prelibato boccone per gli imprenditori del movimento terra. L’aggravante mafiosa è stata esclusa sin dalla sentenza di primo grado, ma la storia è questa e la Dda di Catanzaro ha sempre sostenuto che il killer abbia agito per «punire» Domenico Mezzatesta (incarcerato per un duplice omicidio) uccidendone il fratello.
D’altronde nessun precedente, nessuna ombra si conta sulla vita della vittima.
Marco Gallo, difeso dall’avvocato Francesco Siclari, è stato condannato a risarcire la famiglia di Gregorio Mezzatesta, rappresentata dall’avvocato Enzo Galeota. Sul punto si deciderà in sede civile. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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