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Ordine, disciplina, condivisione: il centrodestra fissa le (nuove) regole anti-anarchia

A Lamezia Terme riunione della maggioranza finalizzata a mettere ordine nella gestione dei lavori in Consiglio regionale. La videochiamata di Occhiuto

Pubblicato il: 22/03/2023 – 9:54
Ordine, disciplina, condivisione: il centrodestra fissa le (nuove) regole anti-anarchia

LAMEZIA TERME Ordine, disciplina e condivisione di merito e di metodo. La fase 2 della legislatura alla Regione per il centrodestra nasce su queste basi al fondo di una riunione di maggioranza notturna a Lamezia Terme. Un lungo confronto sollecitato al presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso dai capigruppo per porre un freno all'”anarchia” che stava prendendo piede nei lavori consiliari e per rilanciare l’azione della coalizione, appannata e anche ingrippata dalle tossine post Politiche dello scorso 25 settembre.

Le fibrillazioni nel centrodestra

Il voto per il Parlamento, con le conseguenti surroghe sia in Consiglio (soprattutto in Consiglio) sia in Giunta hanno infatti determinato una fede di assestamento che si è rivelata più complicata del previsto, fibrillando i partiti al loro interno ma anche tutto lo schieramento: il cambio di capogruppo di partiti importanti come Forza Italia e Lega, a cascata qualche ritocco nella composizione delle commissioni, alcune new entry ancora non perfettamente allineate, la nascita di una nuova aggregazione hanno provocato smagliature e incertezze diventate il terreno fertile per iniziative individuali estemporanee e scoordinate, fughe in avanti e una sostanziale “deregulation” nel centrodestra, che dopo un primo anno di legislatura a ritmo sostenuto, anche e soprattutto per l’input del leader, il governatore Roberto Occhiuto, negli ultimi mesi ha preso invece ad arrancare. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso – e perdere la pazienza a più di un capogruppo – è stata la presentazione di una modifica al regolamento del Consiglio regionale per consentire lo smart working dei consiglieri regionali, in determinati e motivati casi, per lo svolgimento delle sedute di Giunte, commissioni e conferenze di capigruppo, modifica co-firmata dal forzista Giuseppe Mattiani e dal capogruppo di DeMa Ferdinando Laghi, che è agli antipodi rispetto al centrodestra. Le perplessità della coalizione hanno poi indotto Mattiani a ritirarne la firma dal provvedimento, ma il fatto ha fornito agli esponenti di maggior peso e maggiore esperienza della maggioranza il pretesto giusto per sollecitare a Mancuso un chiarimento complessivo. Anche perché non si sarebbe trattato di un caso isolato: a scorrere il sito del Consiglio regionale infatti è tutto un fioccare di proposte di legge che sanno di piccolo cabotaggio, di corto respiro, di scarsa utilità (se non elettoralistica…), proposte di legge spuntate dal nulla e senza alcun coordinamento.

Le nuove regole d’ingaggio

Nel corso della riunione di ieri sera, che peraltro avrebbe registrato qualche assenza (comunque giustificata), queste considerazioni sarebbero state ben evidenziate da Mancuso e dai capigruppo, nel contesto di un clima che tuttavia – riferiscono fonti accreditate – sarebbe stato «positivo, improntato all’unità e all’affiatamento», al netto di qualche fisiologica sottolineatura critica e di qualche fisiologico tono alto. A quanto si è appreso, a un certo punto si sarebbe materializzato, con una videochiamata sul cellulare dell’assessore Gianluca Gallo, anche lo stesso Occhiuto, fuori sede per impegni istituzionali, e il governatore avrebbe spronato la sua maggioranza a serrare ancora di più le fila. Cosa che del resto nel vertice del centrodestra sarebbe avvenuta con la fissazione di alcune regole di ingaggio per il futuro per quanto riguarda la gestione dei lavori consiliari, in modo da rilanciare con un rinnovato spirito innovatore l’azione della coalizione: ruolo di coordinamento dei capigruppo, evitare proposte di legge di carattere localistico e clientelare e proposte di legge dalla dubbia copertura finanziaria o foriere di spese eccessive e ingiustificate, evitare proposte di legge “bipartisan” con consiglieri di opposizione, e ancora parsimonia nella presentazione delle leggi “omnibus”, che comunque saranno presentate dai capigruppo, infine intensificare i rapporti di collaborazione e di condivisione con riunioni collegiali a più stretta cadenza periodica. Quindi il “rompete le righe” e la raccomandazione corale a dare corso, fin dai prossimi giorni, alla nuova linea della maggioranza di centrodestra. (a. cant.)

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