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La dichiarazione

Tragedia dei migranti, Meloni sbotta in Aula: «Su Cutro solo falsità»

Replica della premier alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue: «Siamo quelli che hanno salvato più migranti»

Pubblicato il: 22/03/2023 – 12:45
Tragedia dei migranti, Meloni sbotta in Aula: «Su Cutro solo falsità»

ROMA «Voglio dare qualche dato: dal 2013 al 2023 secondo l’Unhcr sono morte complessivamente 25.692 persone nel Mediterraneo. Sono andata a guardare qual era la percentuale delle persone che non si è riuscite a salvare: i dati di questo governo sono i più bassi. Siamo quelli che ad oggi in rapporto agli sbarchi sono riuscite potenzialmente a salvare più persone. Ci viene riconosciuto anche dalla Commissione europea, dalla commissaria all’Interno Johansonn secondo cui la Guardia costiera sta facendo un ottimo lavoro». È quanto affermato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la replica alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
«Il governo – ha sottolineato la premier – ha raccontato minuto per minuto quello che è successo a Cutro, ma si continua a dire che il governo non avrebbe salvato queste persone perché non aveva la volontà di farlo, si continua ad insinuare questo dubbio senza avere questi elementi».
«Se non ci sono le prove – ha aggiunto – non ci sono i colpevoli. Non si stabilisce a monte il colpevole. Ci sono stati riferimenti abbastanza avvilenti sul fatto che io mi comporti da madre oppure no… La verità è che a molti colleghi sfuggono» i dati sull’immigrazione. «Noi stiamo facendo un enorme sforzo – ha tuonato -. L’Italia ha salvato oltre 33 mila persone», dire il contrario «è una falsità», anzi «è una calunnia nei confronti non del governo ma dello Stato italiano e dell’intero sistema», ha osservato Meloni, «è una mancanza di rispetto verso chi ogni giorno si impegna per salvare persone in mare».

«Fermare le partenze per evitare le tragedie»

«L’unico modo per impedire che queste tragedie si ripetano è fermare le partenze illegali. È quello che il governo sta cercando di fare con un piano articolato. Non mi sono chiare le alternative». Ha poi detto il presidente del Consiglio. «Vedremo i risultati» del Consiglio europeo e «che cosa riferirà la Commissione. Il punto è: siamo d’accordo sul piano di riferimento? Noi lavoriamo per fermare i trafficanti e abbiamo fatto anche un decreto flussi triennale per dare obiettivi e misure concrete», ha ricordato la premier, «vogliamo investire in Africa con il “piano Mattei”», e accelerare sui rimpatri, anche se «bisogna andare più veloci. Trovo una convergenza sostanziale da parte del Consiglio europeo e soprattutto da parte della Commissione».

«Posizione europea di maggiore buonsenso»

«Per anni è stato rinfacciato che non facevamo abbastanza sui movimenti secondari – ha poi aggiungonto Meloni occorre gestire i movimenti primari, visto che gli hotspot sono pieni. L’Italia non può diventare il campo profughi d’Europa. È una posizione di buonsenso, ho trovato un approccio interessato» da parte dell’Europa.

«Mai negato la segnalazione di Frontex»

«Il governo non ha mai negato la segnalazione di Frontex, abbiamo sempre detto che la segnalazione di Frontex era una segnalazione di polizia: era la segnalazione della presenza di una nave ma non della situazione di difficoltà della nave». Ha poi sottolineato a Meloni, durante la replica alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo, riferendosi alla tragedia di Cutro.

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