ROMA «Tutti devono capire che la battaglia per lo sviluppo del Sud non è una questione campanilista ma di futuro di tutta la Nazione. Le crisi internazionali che stiamo vivendo hanno riportato il Mediterraneo al centro degli scenari politici per via delle questioni migratorie, energetiche, commerciali e di sicurezza. Questa è un’occasione imperdibile per l’Italia per riconquistarsi un ruolo da protagonista vista la sua posizione geografica ma è evidente che questo non possa avvenire finché i suoi territori strategici per tale scopo, che sono al sud, si trovano senza gli strumenti per essere valorizzati». Così è intervenuto in sintesi questa mattina l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo, intervistato durante la trasmissione Tg1 Mattina, sul tema dell’autonomia differenziata. Sofo ha poi proseguito spiegando che «se la situazione è quella che conosciamo vuol dire che nel sistema attuale qualcosa non ha funzionato nella gestione delle risorse perché il divario tra Nord e Sud paradossalmente è aumentato invece che diminuire. Il ragionamento sull’autonomia è una buona occasione per ragionare su un nuovo rapporto di cooperazione tra territori ma la base imprescindibile di tale ragionamento dev’essere che tutte le regioni devono essere dotate degli stessi strumenti, cosa che fino a oggi non è accaduta. Abbiamo zone del nostro mezzogiorno che per servizi e infrastrutture sono più vicine al terzo mondo che all’Europa. Quello del turismo sanitario ad esempio, con gente costretta ad andare al Nord per curarsi perché a casa sua non ci sono ospedali, è un dramma inaccettabile in un paese che fa parte dell’Europa e dell’Occidente».
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