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La riflessione

Ponte sullo Stretto di Messina, una lunga storia di “sprechi”

Il Ponte sullo Stretto di Messina ritorna d’attualità! Siamo al terzo o quarto tentativo per mettere in piedi un’opera colossale che, seppure unica al mondo, non è riuscita ancora ad essere realiz…

Pubblicato il: 27/03/2023 – 10:31
di Franco Scrima*
Ponte sullo Stretto di Messina, una lunga storia di “sprechi”

Il Ponte sullo Stretto di Messina ritorna d’attualità! Siamo al terzo o quarto tentativo per mettere in piedi un’opera colossale che, seppure unica al mondo, non è riuscita ancora ad essere realizzata.
Milioni spesi solo per apparire! Denaro sperperato in progetti di fattibilità; personale, appannaggi ai presidenti e ai consigliri i amministrazione e per mantenere uffici sia a Messina che a Roma. Soldi prosciugati, finiti nel nulla. Non è troppo dire che l’Opera è servita finora a “proporre speranze”.
Il Pone sullo Stretto di Messina è un’opera di cui si parla sin dalla seconda metà del1800, quando l’allora ministro dei Lavori Pubblici diede incarico ad un tecnico di studiare una soluzione che servisse ad unire la Sicilia alla Calabria. Furono, quelli, anni in cui si ipotizzò anche un collegamento sottomarino. Solo più tardi, infatti, apparve il progetto di un ponte sospeso.
Una iniziativa tenuta per molti anni nel cassetto , dopo che le città i Messina e si Reggio Calabria furono gravemente danneggiate dal terremoto del 1908. Del ponte non si parlò per lungo tempo, fin quando un generale del Genio Navale, Antonio Calabretta non ebbe a presentare il progetto di un ponte sospeso tra le località i Punta Faro in Sicilia e Punta Pezzo in Calabria. Poi fu il tempo di un altro progetto per collegare le due sponde: un grande tubodi acciaio da posare sul fondo del mare.
Seguì una lunga pausa, l’ipotesi di un collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria fu ripresa nel 1852con un progetto del primo, vero, ponte sospeso (circa 1.500 metri sul livello del mare) per consentire il transito delle navi.
Tre anni dopo il Politecnico di Milano propose un altro progetto, ma anche questo non andò a buon fine.
Bisognò attendere altri 26 anni per “risvegliare” l’idea di un collegamento stabile, con la costituzione della SpA “Stretto di Messina”. Da allora cominciarono le proposte per un’opera che unisse stabilmente le due regioni. Furono presentate varie proposte per un collegamento stabile: da un “istmo” lungo 3.400 metri ad un “ponte zattera”.
Nell’anno 1976 arriva l’ennesima proposta di un ponte, questa volta a campata unica, lungo 3.300 metri che consentiva il transito anche alle navi.
Cinque anni dopo fu costituita la “Società Stretto di Messina S.p:A.” alla quale parteciparono la Italstat (IRI), le Ferrovie dello Stato, l’Anas, la Regione Sicilia e la Regione Calabria.
Gli studi di fattibilità si susseguirono a ritmo serrato con progetti e costi. Solo nel periodo compreso tra il 2001 e il 2005 (durante il terzo governo Berlusconi) la gara fu vinta dalla società Impregilo per 5,88 miliardi di euro. Non se ne fece nulla: la Direzione Investigativa Antimafia mise in guardia il Parlamento che sul “Ponte” c’era un’inchiesta.
Passano gli anni, finché a Varapodio (in Calabria), nell’anno 2010, fu presentato l’ennesimo progetto preliminare del “Ponte”. L’opera sembrava già una realtà. Ma, nel 2011, l’Europa non incluse il progetto tra le opere pubbliche da finanziare e ciò fece sì che il Governo italiano decidesse di accantonare il progetto.
Qualcuno si mai chiesto quanto è costata finora soltanto l’idea di una struttura stabile tra la Sicilia e la Calabria? Secondo i tecnici si parla di circa un miliardo di Euro. E’ pur vero che l’opera è diventata anche oggetto di speculazioni politiche. Atteggiamenti che lasciano preludere alla confusione e, dunque, all’ennesima promessa che, come è accaduto finora, è destinata a vanificarsi.
E tanto perché si sappia, da quando è stata fondata la “Società Stretto di Messina” il fatidico Ponte è costato un quarto di quattro miliari, cifra pari alla spesa per realizzarlo. Ma il ponte ancora non c’è. Esiste, invece, un decreto legge che rimette sulla scena l’ennesimo ritorno della “Società Stretto di Messina” alla quale il Governo ha già stanziato 50 milioni di Euro.
*giornalista

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