CATANZARO Il Tribunale di Catanzaro, sezione seconda civile (giudice Alessandra Petrolo),ha ordinato la restituzione dello stabilimento balneare al suo legittimo proprietario Giovanni Valentino. A darne notizia, con una nota, l’avvocato difensore di Valentino, Nunzio Raimondi.
«Nel lontano 2016 – è scritto nella nota dell’avvocato Raimondi –, il signor Giovanni Valentino concedeva in affitto il proprio stabilimento balneare “Lido Lo Ionio” alla signora Matilde Talotta che ne avviava la gestione sotto la ditta “Lido Lo Ionio Ce l’Hai”. Nel corso del rapporto contrattuale il Lido, veniva colpito, nel 2017 e nel 2018, da due eventi incendiari, in seguito ai quali l’affittuaria, dapprima, sospendeva il pagamento dei canoni di affitto e ricostruiva la struttura in totale difformità del titolo edilizio rilasciato al signor Giovanni Valentino, abusi urbanistici ed edilizi poi definitivamente accertati dal Consiglio di Stato. Non solo, la signora Talotta, già responsabile dei predetti abusi perpetrati ai danni della struttura del signor Valentino, alla scadenza naturale del contratto, maturata nel 2020, non restituiva lo stabilimento balneare ed illegittimamente continuava ad esercitare l’attività di ristorazione e balneazione e ciò, nonostante, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro avesse disposto, per ben due volte, il sequestro preventivo del Lido e la contemporanea immediata cessazione di ogni attività. Si avviava, inoltre – prosegue la nota –, un lunghissimo e tortuoso contenzioso che via via ha visto la signora Matilde Talotta soccombere in ogni sede giudiziale adita, amministrativa e, oggi, anche civile. Il Tribunale di Catanzaro, infatti, con la sentenza n. 521/2023 ha riconosciuto le legittime pretese del signor Giovanni Valentino e, previa dichiarazione di risoluzione del contratto per finita locazione, ha ordinato alla signora Matilde Talotta il rilascio dello stabilimento balneare al Signor Giovanni Valentino, con condanna al risarcimento dei danni oltre alla rifusione delle spese di lite».
L’avvocato Nunzio Raimondi «ha espresso viva soddisfazione per la sentenza emessa dal Tribunale di Catanzaro, sottolineando che è stata finalmente fatta giustizia su un caso, di rilevanza pubblica, davvero grave, che ha per lungo tempo privato un imprenditore onesto di una fonte importante di reddito. Saranno ora fatte valere in tutte le sedi – ha proseguito il difensore – le ulteriori istanze risarcitorie conseguenti anche a quanto oggi accertato dal Tribunale Civile».
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