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Reggina-Spal, quattro Daspo da cinque anni

Il provvedimento riguarda l’invasione di campo, minacce verso un poliziotto e l’accensione di un grosso petardo

Pubblicato il: 29/03/2023 – 7:50
Reggina-Spal, quattro Daspo da cinque anni

REGGIO CALABRIA Ferma e decisa la risposta del Questore della Provincia di Reggio Calabria dopo i deprecabili episodi verificatesi il 14 gennaio uallo stadio “O. Granillo” di Reggio Calabria. Il Questore Megale ha emesso quattro provvedimenti di d.a.spo. nei confronti rispettivamente di due tifosi della “Reggina 1914” e due tifosi della “S.P.A.L.” resisi responsabili di gravi fattispecie di reato in occasione dell’incontro di calcio disputato tra le due compagini calcistiche. In particolare i provvedimenti inibitori hanno riguardato due ultras reggini, di cui uno già destinatario negli anni di analogo provvedimento, i quali, al termine del citato incontro, hanno indebitamente superato la barriera che separa la Tribuna Sud dal rettangolo di gioco riuscendo ad entrare in campo nonostante la legittima resistenza opposta dagli stewards. I provvedimenti a carico dei sostenitori della “S.P.A.L.” hanno raggiunto due appartenenti al gruppo ultras, di cui uno, già destinatario negli anni di analogo divieto, si è reso responsabile di violenza e minaccia nei confronti di un poliziotto che operava nel Settore Ospiti della Tribuna Nord, mentre l’altro si è reso responsabile dell’accensione di un grosso petardo (c.d. bomba carta), collocato sotto un seggiolino, la cui deflagrazione ha comportato la disintegrazione dello schienale e della seduta in più pezzi, con i detriti scaraventati per diversi metri in tutte le direzioni ad elevata velocità. I predetti d.a.spo. sono stati adottati per la durata di cinque anni ciascuno e, per tre di loro, il provvedimento è stato aggravato dall’obbligo di presentazione presso le rispettive Questure mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo di tutte le manifestazioni sportive nelle quali sia impegnata, a qualsiasi titolo, la compagine calcistica di riferimento. L’irrogazione dei predetti divieti di accesso è la riprova della ferma volontà della Polizia di Stato di bandire dalle manifestazioni sportive ogni forma di violenza e intemperanza, nella più ampia ottica di recuperare la dimensione sociale del calcio da vivere come passione, divertimento e partecipazione.

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