COSENZA La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio per la posizione di Massimo Maione, indagato nell’operazione Reset coordinata dalla Dda di Catanzaro. Maione rispondeva in concorso con Mario Piromallo detto Renato del capo 112 della rubrica imputativa ovvero per aver concorso moralmente nelle lesioni perpetrate ai danni di Alessandro Morrone. Si tratta di lesioni aggravate dal metodo e dall’agevolazione mafiosa. La difesa ha sempre sostenuto, sin dal Riesame, come il compendio intercettivo non fosse sufficiente a dimostrare il concorso di Maione.
La Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio il provvedimento cautelare poiché le intercettazioni erano «confusionarie» (parola utilizzata dal Procuratore Generale) e, pertanto, inidonee a fondare la colpevolezza del Maione. Il Collegio difensivo è composto dagli avvocati Giorgia Greco, Enzo Belvedere e Tanja Argiró. (f. b.)
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