COSENZA Il robot chirurgico Da Vinci, il più evoluto per la chirurgia mininvasiva, è stato installato all’ospedale di Cosenza. Nel blocco operatorio chirurgico nell’edificio principale dell’Annunziata, la cerimonia di installazione si è tenuta nella sala operatoria. Il da Vinci è il più evoluto sistema robotico per la chirurgia mininvasiva. Le sue caratteristiche tecniche fanno sì che il robot trovi diverse applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale. Lo strumento altamente tecnologico consentirà di effettuare un’operazione “aperta” con una tecnica di intervento minimamente lesiva dell’integrità del corpo. Un prezioso alleato per le equipe mediche chirurgiche impegnate nel nosocomio cosentino, simbolo della perfetta sinergia tra Azienda ospedaliera di Cosenza e Università della Calabria. Presenti alla cerimonia di installazione, oltre al commissario dell’Ao di Cosenza, Vitaliano De Salazar, anche il magnifico Rettore dell’Unical, Nicola Leone, e i dottori Francesco Amato, Achille Gentile.
«Consentirà di fare in maniera migliore quello che manca alla provincia di Cosenza. Cioè tutti gli interventi mini invasivi con più efficacia, con meno decorso post operatorio dei pazienti e con più precisione. È un ulteriore anello che testimonia la bontà dell’integrazione con l’Università della Calabria», dice ai nostri microfoni il commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar. Molti robot sono stati installati al nord, pochissimi al Sud ecco perché «è sicuramente un fiore all’occhiello. Noi già stiamo predisponendo la formazione. Saremo operativi da giugno», aggiunge il commissario. Il Da Vinci, costato tre milioni e 300mila euro, nel progetto dell’Azienda ospedaliera di Cosenza servirà a ridurre ulteriormente la migrazione sanitaria. «Questo è un tassello fondamentale, effettuare una operazione mini invasiva fa la differenza e c’è una differenza anche in termini di costi. Si risparmia sulla degenza media di posto letto», chiosa De Salazar.
Soddisfatto anche il Magnifico Rettore dell’Unical, Nicola Leone. «Prosegue l’asse tra l’Università e l’Annunziata e quello di oggi è un passo importante per per tutta la comunità». «Solo il 30 dicembre scorso – aggiunge – abbiamo sottoscritto la convenzione: prima con la regione, poi con con l’ospedale. In pochi mesi abbiamo già 8 medici universitari che svolgono ricerche e assistenza in ospedale, tre di questi come primari dei reparti». Il Rettore pensa già al futuro. «A breve arriverà anche il braccio robotico per il neuro navigatore».
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