RENDE «Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico incaricato di riqualificare due piazze storiche ed importanti site in Commenda di Rende, ci lasciano da una parte perplessi e dall’altra stupefatti. È quanto affermano i rappresentanti del gruppo consiliare “Federazione Riformista di Rende” che aggiungono: «Siamo perplessi perché è francamente poco comprensibile, a fronte degli interventi previsti per le due piazze, di come si possa parlare di riqualificazione».
«Dobbiamo ricordare come per la piazza S. Giovanni – affermano – sia stato previsto un intervento di rimozione dei mattoni che hanno sempre caratterizzato la piazza; una piazza predisposte con un anfiteatro, vissuta da tanti bambini e famiglie almeno fino a quando amministravano i riformisti e che, giornalmente, la tenevano pulita e ben ordinata. Inoltre, sono stati previsti altri accessi alla piazza come se quelli esistenti non bastassero. Per non parlare di come in occasione della festività di S. Giovanni la stessa era vissuta da tanti fedeli».
«Stesso dicasi per Piazza De Vincenti – aggiungono i Riformisti – che è sempre stata funzionale a quanti, soprattutto la domenica ma anche negli altri giorni della settimana, si recavano presso la vicina parrocchia o verso le vicine attività commerciali. A fronte di ciò, siamo stupefatti di come il progettista incaricato possa parlare di non luoghi, sapendo che con tale definizione si fa riferimento a zone periferiche non vissute e senza servizi, mentre le due piazze sono state sempre punto di riferimento per l’intero quartiere di Commenda. Ci stupisce l’approssimazione con la quale si parla dei posti più centrali della nostra amata città, un tempo apprezzata da cittadini residenti e non residenti. Continua, come dimostrato anche da questo tipi di interventi, la mancanza di visione da parte di una amministrazione che naviga a vista e che continua ad utilizzare fondi regionali ed europei solo per la manutenzione ordinaria e senza progettare e programmare opere utili da consegnare alla collettività».
«Apprendere che gli alberi che (forse!) verranno piantumati al posto degli splendidi pini, sono in gergo ribattezzati “alberi di Giuda” – concludono – la dicono lunga sugli affidamenti degli incarichi dati da questa amministrazione».
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