RENDE Il deposito della corposa relazione nelle mani della prefetta di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha posto fine al mandato dei tre commissari che per sei mesi hanno vagliato documenti e analizzato interi faldoni legati alla vita amministrativa del Comune di Rende. Un lavoro intenso, teso a verificare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata cosentina. Ora servirà del tempo per concludere l’iter burocratico che potrebbe portare la relazione negli uffici del ministero, previa la decisione finale sullo scioglimento del Comune rendese. Il tempo costringe la comunità ad una estenuante attesa mentre l’azione politica rischia la paralisi. «La paralisi in verità dura da 4 anni per cui siamo di fronte alla certificazione probabile della fine di questa consiliatura», sentenzia Mimmo Talarico consigliere comunale di minoranza. «Se avessimo avuto di fronte amministratori seri e consapevoli della crisi e delle difficoltà della città – dice al Corriere della Calabria – avrebbero rassegnato le dimissioni anzitempo e probabilmente avremmo evitato alla città l’onta di un provvedimento che potrebbe – parliamo al condizionale perché non conosciamo le carte – chiudere in maniera drammatica questa esperienza amministrativa della giunta Manna». Tutto accade in un momento assai delicato, con i fondi del Pnrr che potrebbero determinare un cambio radicale nei progetti di rilancio della città e con i danari di Agenda Urbana. Il piano nazionale di ripresa e resilienza è stato al centro di un convegno organizzato al Museo del Presente dall’ala riformista rendese. «Si parla di area urbana nonostante il comune sia effettivamente fermo – dice Talarico – io non oso immaginare cosa accadrebbe da qui a qualche mese se il comune dovesse ricevere un commissariamento per mafia». «Un ipotetico commissario – aggiunge – dovrebbe gestire milioni di euro provenienti dall’Europa e questo sarebbe un ennesimo segno dell’irresponsabilità della Giunta Manna, dimostrata in tutti questi mesi dinanzi ad una situazione di cui non si intravede uno sbocco positivo». (f.b.)
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