Riceviamo e pubblichiamo una nota del gestore del Lido Jonio, Matilde Talotta
«Illustrissimo avvocato Nunzio Raimondi, io sottoscritta Talotta Matilde, con vero dispiacere, in quanto non mi piace parlare di sentenze parziali, mi vedo costretta a replicare a quanto da Lei sostenuto. In verità pensavo che i commenti a delle sentenze andassero fatti al passaggio in giudicato delle stesse, non il giorno successivo di una sentenza parziale ancora non passata in giudicato, comunque al di là della sua piena e conclamata soddisfazione per la sentenza parziale, mi vedo costretta a contestare quanto da lei stesso affermato in merito a presunti abusi. La sentenza non parla di abusi.
Il giudice ha rinviato la causa, per quanto concerne gli abusi, da me denunciati, al prossimo 27 giugno.
Gli abusi da me denunciati sono stati, in parte già accertati dalle dichiarazioni proprio dallo stesso Valentino, ed allora occorre fare una breve cronistoria di quanto accaduto e di quanto sono stata vittima di Valentino.
Non ho capito perché mi ha affittato un locale di 305 mq., dichiarando nell’atto pubblico, che il locale era stato costruito con scia del 2014 (I mq. erano 297 e la scia del 2014 non era stata mai realizzata, lo dichiara poi nel 2017 il Valentino).
L’atto pubblico viene stipulato il 20 aprile 2016, dopo un preliminare del 4 marzo 2016.
Il Valentino, nell’immediatezza, dopo avere incassato una cospicua somma di danaro, tenta già di riprendersi il lido e in data 24 marzo 2017 presenta un primo ricorso ex art. 700 cpc, rigettato e così in data 28 settembre 2017, 10 aprile 2018, 25 gennaio 2021 e 19 maggio 2021, tutti rigettati, con condanna al pagamento delle spese che il Valentino non ha mai pagato, solo nell’ultimo giudizio, solo in parte ha pagato nonostante l’impegno assunto con Lei avvocato e da Lei preso con i miei avvocati.
Lei parla di un sentenza del Consiglio di Stato, ma di ciò non si parla nella sentenza parziale del Tribunale di Catanzaro e, si parla sempre di un scia del 2014, scia che si è avuto modo di conoscere solo ora, grazie soprattutto alle dichiarazioni del Valentino, che questa scia non è stata mai realizzata e, a questo punto, visto che Lei ha voluto far conoscere a tutta la cittadinanza la sua grande vittoria, è bene che lei e quanti avranno il tempo di leggere, la verità di ciò che stranamente, forse per colpa del Comune o forse per colpa di Valentino, è accaduto: il Valentino afferma cha ha iniziato a realizzare questa scia il 10 febbraio 2016, ha dichiarato che ha sospeso i lavori il 30 aprile 2016 e sarebbero ripresi il 30 settembre 2016.
Ciò non è vero. Il Valentino mi offre il lido in affitto a febbraio 2016, si impegna con un preliminare il 4 marzo 2016, dopo avere ricevuto nella stessa data un acconto di ben diecimila euro mi consegna le chiavi del lido.
Quando avrebbe realizzato la scia del 2014?
Cosa ancora più grave è stata commessa dagli uffici del Comune. Io venuta a conoscenza di quanto dichiarato dal Valentino e dal suo tecnico di fiducia, ingegnere Chiriacò, che tale scia non era stata realizzata, chiedevo lumi su tale scia.
Gli uffici competenti del Comune mi rispondevano che non avevano cognizione di tale sospensione della scia.
Gli uffici del Comune mi dichiarano il non vero. Ed infatti risulta dagli atti esibiti in giudizio ed allegati alla mia richiesta al Comune di Catanzaro, che il tecnico di fiducia di Valentino ha comunicato sospensione dei lavori in data 30 aprile 2016 ed il Valentino ha comunicato al comune, nel 2017, che aveva sospeso i lavori il 30 aprile 2016 e tali comunicazioni venivano inviate al SUE di Catanzaro ed al SUAP di Catanzaro. Come fanno a dire che non sapevano nulla?
Ma caro avvocato la cosa più grave, che certamente il Valentino ne potrà e saprà darne una spiegazione, e quanto il Comune dichiara: la SUE scrive ed afferma via pec che la competenza di quanto da me richiesto in ordine ad una sospensione scia del 2014 e della SUAP.
La SUAP scrive ed afferma via pec che la competenza di quanto da me richiesto in ordine ad una sospensione scia del 2014 e della SUE.
Ciò ha dell’incredibile.
Il sindaco che dice?
Non sembra che, forse per andare contro la sottoscritta o per non andare contro al Valentino, il comune di Catanzaro ha dichiarato che io avrei commesso abuso di costruzione abusiva in quanto nel ripristino del lido, non avrei osservato la scia del 2014. Ma la scia del 2014 non è stata mai realizzata e, addirittura, il Comune mi comunica di non sapere nulla circa una presunte, ma inesistente sospensione.
Ma gli uffici comunali non hanno dichiarato il non vero all’Avvocatura comunale affermando la realizzazione da parte del Valentino della Scia del 2014?
Ma gli uffici comunali non hanno dichiarato il non vero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro affermando la realizzazione da pare del Valentino della scia del 2014?
Caro avvocato, la verità che io non ho capito perché il Valentino mi ha concesso in locazione il lido, forse solo per incassarsi 12 mila euro e poi farne di tutto per cacciarmi.
Immediatamente, infatti dopo avere incassato l’acconto, ha iniziato giudizi di continuo fino a quando mi ha costretta a richiedere un accertamento tecnico preventivo per accertare le gravi condizioni in cui versava il lido, il Tribunale accoglieva tale richiesta e fissava il giorno 20 luglio 2017 per la consulenza, stranamente il giorno 19 sera il lido veniva incendiato e di conseguenza nessun accertamento poteva essere fatto e, immediatamente dopo, dopo essersi rifiutato di ripristinare il lido, è venuta fuori una intercettazione telefonica, disposta dalla procura, a Lei avvocato ben nota in quanto esibita in questo giudizio nel maggi 22, in cui Valentino afferma che l’assicurazione gli concede un anno di tempo per richiedere il pagamento e il comune poi gli concede altri due anni di tempo per il ripristino: come fa essere così certo di come si regolerà il Comune?
In sua indisponibilità a ripristinare il lido ho fatto tutto con i miei risparmi, dopo avere sempre pagato i fitti.
Chi del Comune ha dato tali assicurazioni?
Caro avvocato io so solo di essere una vittima del Valentino, vada a guardarsi tutti gli atti da me subiti, per sua esclusiva colpa e la prego e la invito a non parlare di cose di cui la sentenza non parla e per quanto concerne la sentenza del Consiglio di Stato, voglio proprio vedere se il Comune obbligherà, se sarò costretta a lasciare il lido, il Valentino a demolire il tutto, forse, anzi certamente, il Comune si ricorderà che la scia del 2014 non è stata mai realizzata e, la struttura oggi esistente, è stata ripristinata esattamente come era prima degli incendi subiti.
Tanto le dovevo, per chiarire la verità».
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