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Lotta ai clan

‘Ndrangheta infiltrata nell’emergenza Covid in Lombardia, sei arresti – VIDEO

Operazione delle fiamme gialle nel Varesotto. Gli indagati sarebbero legati alle locali di Legnano-Lonate Pozzolo e di Vibo Valentia

Pubblicato il: 31/03/2023 – 10:44
‘Ndrangheta infiltrata nell’emergenza Covid in Lombardia, sei arresti – VIDEO

MILANO Operazione della Distrettuale di Milano contro i clan di ‘ndrangheta presenti nel Varesotto. In particolare sono scattate le manette nei confronti di sei persone ritenute legate alla “locale” di Legnano-Lonate Pozzolo e a quella di Vibo Valentia.
Ad eseguire gli arresti, disposti dal gip di Milano, i finanziari dei Comandi Provinciali di Varese e Milano
Le indagini di polizia giudiziaria — svolte dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Varese e Milano e dai N.A.S. dei Carabinieri di Milano — hanno consentito di individuare un sodalizio, del quale farebbero parte gli odierni arrestati, che si ipotizza fosse dedito all’acquisizione di società in stato di decozione che, una volta entrate nella sfera di operatività dell’organizzazione, venivano portate al fallimento non prima di averne completamente depauperato il patrimonio in danno dei creditori, primo fra tutti l’Erario, nei confronti del quale le imprese si sono rese inadempienti in merito agli obblighi dichiarativi e di pagamento delle imposte dovute.

Le indagini

Nel corso delle investigazioni economico-finanziarie sono state ricostruite operazioni distrattive di denaro, per oltre 4 milioni di euro, dai conti correnti di tre società dichiarate fallite dai Tribunali di Milano, Bergamo e Monza; tali somme sono state successivamente drenate a favore di altre imprese del “gruppo”, anche localizzate in territorio estero, sotto forma di pagamenti di fatture per operazioni inesistenti.
Sarebbe emerso che il gruppo criminale avesse interessi ramificati nel settore della sanità lombarda, in relazione alle attività connesse all’emergenza sanitaria da Covid 19, con particolare riferimento a forniture di materiale sanitario ed esecuzione di tamponi da parte di soggetti a ciò non professionalmente autorizzati.
Le indagini hanno altresì consentito di rilevare che uno dei promotori del sodalizio ha agevolato le locali di Lonate Pozzolo e Vibo Valentia, contribuendo al mantenimento finanziario di elementi di spicco delle stesse associazioni e dei loro familiari, nonché procurando falsi contratti di assunzione a familiari delle citate locali.

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