VERONA Uno spazio espositivo di circa 1400 metri quadri, molto più ampio rispetto al passato, 120 aziende in vetrina. Con questi numeri la Regione Calabria si candida a essere protagonista a Vinitaly, uno dei più importanti e prestigiosi eventi del settore vitivinicolo nel mondo: Vinitaly parte oggi e la Calabria si presenta con il doppio volto della tradizione e del futuro, con un nuovo allestimento e, soprattutto, prodotti di grande pregio. Il tutto racchiuso nel padiglione 12 ed in gran parte del padiglione 10 (nelle foto in basso), con la regia dell’assessorato regionale alle Politiche agricole e dell’Arsac, in collaborazione con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, i Consorzi di Tutela dei Vini ed il Consorzio Olio di Calabria Igp. “Quella veronese – ha detto il governatore Roberto Occhiuto, nei giorni scorsi, annunciando la presenza della Regione Calabria al Vinitaly – sarà una vetrina eccezionale per una terra impegnata in un nuovo racconto di sé, fondato sulla consapevolezza del valore della propria gente, del suo ingegno, delle sue produzioni”. Tra queste ultime, il vino. “Siamo cresciuti, e tanto”, osserva Occhiuto, richiamando i dati che testimoniano il boom del settore: “Ad oggi si contano circa 170 cantine produttrici, in notevole aumento rispetto agli anni passati, nonostante la crisi imposta dalla pandemia”. E poi la consapevolezza, quella pure rinnovata, delle qualità enologiche calabresi: “Prima molta parte del prodotto veniva venduta a terzi. Adesso cresce il numero delle bottiglie a marchio Calabria: si è passati da poco più di 14 milioni agli oltre 16 milioni attuali. Occorre spingere ancor più in questa direzione ed anche a questo è finalizzato il lavoro che si sta svolgendo, con ottimi risultati, nell’ambito delle politiche agricole messe in campo dalla Giunta». Cifre e prospettive confermate anche dall’assessore regionale alle Politiche Agricole, Gianluca Gallo, che aggiunge: «Sono state queste le ragioni che ci hanno spinto ad investire molto sull’edizione 2023: riteniamo che la Calabria valga tanto e che farne conoscerne il volto autentico e la sua vera anima possa contribuire a innescare processi virtuosi di sviluppo”.
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