CATANZARO Digitalizzazione, ambiente, trasporti, formazione e politiche attive per il lavoro. Sono queste le “operazioni di rilevanza strategica” che la Regione Calabria ha già programmato nell’ambito del Por Fesr-Fse 2021-2027 presentando la relativa informativa al Comitato di sorveglianza che di recente si è svolto a Reggio Calabria. Le “operazioni di rilevanza strategica” sono quei progetti, da finanziare con fondi europei, che secondo la Regione sono destinate a incidere direttamente sul raggiungimento degli obiettivi della programmazione comunitaria ma anche a essere una leva su cui incardinare la programmazione degli anni successivi. Le operazioni sono inserite nell’ambito delle priorità individuate dal Fesr-Fondo di sviluppo regionale del Por per il settennato 2021-27.
Nel quadro della priorità “Una Calabria più competitiva e intelligente”, la Regione ha programmato il “Nuovo Sistema Informativo Unitario Regionale per la Programmazione, attuazione e monitoraggio degli Interventi Pubblici (Siurp)”, con un costo pari a 15 milioni da realizzare in 48 mesi a partire: l’obiettivo – si legge nell’informativa presentata al Comitato di sorveglianza – «è la creazione di un sistema informativo in grado di rispondere a tutte le esigenze di gestione dei Programmi per cui valutare l’opportunità di procedere con interventi mirati correttivi e “aggiustamenti” o effettuare una riprogrammazione di base del sistema».
Nel quadro della priorità del Fesr “Una Calabria resiliente e sostenibile” invece la Regione ha predisposto il progetto di “Implementazione del sistema di monitoraggio e allertamento incendi boschivi”, per un costo di 5 milioni, da realizzare in 36 mesi a partire dal 2023: «L’operazione – prosegue l’informativa – prevede la predisposizione di un nuovo sistema Pilota di monitoraggio e telerilevamento di incendi boschivi composto da postazioni di avvistamento che integrano sensori di misura dei parametri meteorologici principali e una combinazione di termocamere, videocamere e procedure software da utilizzare presso un Centro di controllo e supervisione».
Per “Una Calabria più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità locale e regionale” ecco poi il progetto “Nodi intermodali del trasporto pubblico locale”, per un costo pari a 27 milioni, intervento da realizzare in 60 mesi a partire dal 2024: l’intervento fa riferimento al Piano regionale dei trasporti e al Programma pluriennale del Tpl che hanno individuato 54 nodi, distribuiti nel territorio di 44 Comuni, e articolati su una gerarchia di 4 livelli, e ha l’obiettivo di otare i nodi della rete del trasporto pubblico locale di infrastrutture, attrezzature, impianti e servizi, in misura variabile a seconda del livello gerarchico del nodo. Oltre a favorire l’intermodalità, i servizi presso i nodi consentiranno al pendolare di rendere meno gravosa l’attesa alla fermata e all’utente occasionale o al turista di acquisire informazioni sul territorio circostante».
C’è poi il progetto di “un’operazione pilota per la creazione di nuove opportunità di lavoro intorno a un attrattore culturale, sociale ed economico dedicato alla cultura dell’accoglienza”, operazione inclusa nella priorità di “una Calabria più inclusiva”: l’operazione, dal costo di 20 milioni e da realizzare in 36 mesi a partire dal 2023, prevede «la creazione di un centro di Alta Formazione, riconosciuto a livello regionale e nazionale, per i servizi di accoglienza dei visitatori attraverso il recupero e il riuso di edifici di proprietà pubblica di rilevanza storico/artistico/culturale. Il centro svolgerà la funzione di “incubatore sociale del sud” che mette al centro l’alta formazione di personale qualificato all’interno della filiera dei servizi di accoglienza e di valorizzazione della cultura e del patrimonio naturalistico calabrese».
E infine, nell’ambito della priorità “Una Calabria più inclusiva”, la Regione Calabria punta al “Rafforzamento dei servizi specialistici erogati dai centri per l’impiego”, per 15 milioni, da realizzare in 18 mesi a partire dal 2024: «L’operazione sarà indirizzata al rafforzamento: in ambito amministrativo dei soggetti che si occupano di politiche per il lavoro attive e passive, alla formazione di personale specialistico; della capacità di analisi e osservazione del mercato del lavoro locale che permetta di avere informazioni essenziali all’efficace funzionamento dei servizi per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro; delle capacità analitiche, normative, di realizzazione e di coordinamento tra la Regione Calabria e i Centri per l’Impiego». (c. a.)
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