ROMA «Rinunciare a parte fondi del Pnrr? L’ipotesi non è sul tavolo». Così autorevoli fonti di governo all’Adnkronos sull’ipotesi, accarezzata dal leghista Riccardo Molinari, di rinunciare a parte dei fondi a debito del Pnrr, nel caso in cui non fosse possibile modificarne la destinazione. «Le risorse verranno solo rimodulate, ma al momento non c’è alcuna intenzione di rinunciare a parte dei fondi» messi a disposizione dell’Italia dall’Europa con il Next Generation Eu. «Al momento – chiariscono fonti dell’esecutivo in prima linea nella gestione del dossier – quello che si sta facendo è rimodulare i fondi di spesa. Tutti fanno finta di non sapere, ma in realtà tutti sono ben consapevoli che ci sono progetti non realizzabili al 2026», deadline fissata per il Pnrr.
Quei progetti che rischierebbero dunque di trasformarsi in un boomerang «verranno messi a terra con il RepoweEu, così da dilatare i tempi di qualche anno, oppure dirottati sul Fondo di sviluppo e coesione, che non ha scadenza», viene ricordato. Le risorse così “liberate”, ovvero de-finanziate dal pacchetto Pnrr, «verranno riprogrammate su progetti fattibili», oggetto della interlocuzione in corso con l’Europa. Ma, ad oggi, «la volontà è di utilizzare tutto lo spazio di spesa» a disposizione, ovvero tutti i 209 miliardi destinati all’Italia, fino all’ultimo centesimo.
Del resto oggi lo stesso premier Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei cronisti a margine della visita al Vinitaly, ha detto di non prendere «in considerazione l’ipotesi di perdere le risorse. Prendo in considerazione – ha precisato – l’ipotesi di farle arrivare a terra in maniera efficace. E tutto il lavoro che questo richiede è un lavoro che noi faremo».
Intanto a partire da domani il ministro per gli Affari europei, la Coesione, il Sud e il Pnrr Raffaele Fitto sarà in Senato, diviso tra commissione e Aula, per il decreto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma non è escluso, riferiscono le stesse fonti, che vada presto in Parlamento – come chiesto dalle opposizioni, in primo luogo dalla segretaria dem Elly Schlein – a fare il punto della situazione: «È una decisione che il governo assumerà nei prossimi giorni», riferiscono infatti le stesse fonti.
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