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il colloquio

Migranti, Occhiuto sente Piantedosi: «Il governo sosterrà Roccella e la Calabria» – VIDEO

Il presidente della Regione conferma: «Oggi l’ok della Giunta alla delibera per assumere i superstiti di Cutro nell’edilizia»

Pubblicato il: 04/04/2023 – 16:10
Migranti, Occhiuto sente Piantedosi: «Il governo sosterrà Roccella e la Calabria» – VIDEO

CATANZARO «Ho incontrato presso il mio ufficio alla Cittadella di Catanzaro il sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito. La cittadina in provincia di Reggio Calabria ormai da anni è diventata meta di nuove rotte di immigrazione clandestina, e la comunità continua ad accogliere quotidianamente i migranti – di poche ore fa la notizia dell’arrivo di un peschereccio con 650 persone a bordo – con grande solidarietà e senza alcuna polemica. Ma bisogna aiutare concretamente questa realtà. Insieme al primo cittadino Zito abbiamo avuto un colloquio telefonico con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ci ha assicurato il pieno sostegno del governo per rafforzare la presenza dello Stato nel nostro territorio, per adeguare le strutture di prima accoglienza, e per sostenere il Comune di Roccella Jonica a gestire questa vera e propria emergenza. La chiacchierata con il ministro è stata positiva e cordiale. Ho chiesto, nell’ipotesi che il governo dichiari lo stato di emergenza per le zone del Paese più esposte all’immigrazione clandestina, di prevedere un analogo status per la Calabria. Questo ci aiuterebbe a velocizzare l’iter di alcune procedure necessarie per avere a disposizione gli strumenti indispensabili a garantire sempre e in modo strutturale la prima accoglienza per i migranti che arrivano nella nostra Regione».  Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

«Oggi in Giunta la delibera per assumere i superstiti di Cutro nell’edilizia»

Sul tema dei migranti, tra l’altro, Occhiuto è stato intervistato anche da RaiNews 24. «Ho chiesto a Piantedosi di aiutarci a potenziare le strutture deputate  ad accogliere gli emigranti e a identificarli, perché in Calabria c’è il Cara di Isola Capo Rizzuto che sta implodendo. E – ha riferito Occhiuto – sono molto preoccupato perché i flussi che ci si attende rischiano di travolgere la Calabria e i sindaci da soli non ce la possono fare». Occhiuto ha poi confermato: «Oggi pomeriggio approveremo una delibera che raccoglie le istanze dell’Ance Calabria che ci ha detto che non hanno operai. La Regione quindi formerà questi sopravvissuti perché possano lavorare nelle imprese edili in Calabria». Infine, Occhiuto ha evidenziato: «Mi chiedo perché 650 migranti a bordo di un peschereccio sono entrati nel proto di Roccella senza che ci fosse nemmeno una segnalazione da parte di Frontex. Questo significa che gli strumenti che l’Europa mette a disposizione non funzionano così bene».

L’assessore Giovanni Calabrese e Roberto Occhiuto

L’ok della giunta ai percorsi di inserimento al lavoro per sopravvissuti Cutro

A stretto giro l’ok della giunta all’assunzione dei superstiti di Cutro nell’edilizia. «La Giunta della Regione Calabria, nella riunione di oggi pomeriggio, su proposta dell’assessore al Lavoro e alla formazione professionale, Giovanni Calabrese, ha approvato un’importante delibera che aiuterà concretamente i sopravvissuti al naufragio di Cutro e altri profughi», ha affermato Occhiuto in una nota.«I calabresi negli ultimi anni e soprattutto nelle ultime settimane si sono mostrati estremamente solidali nei confronti dei migranti, ho ritenuto dunque di dare una maggiore concretezza a questa solidarietà che ha fatto della Calabria un esempio in tutta Italia. Così abbiamo deciso di costruire un provvedimento che raccoglie anche le istanze dell’Ance Calabria, che ci ha manifestato l’esigenza e le difficoltà di reperire operai per le loro attività d’impresa. L’associazione dei costruttori, questo prevede la nostra delibera, formerà al lavoro le persone sopravvissute al naufragio di Cutro che vorranno restare in Italia, affinché possano essere impiegate nelle imprese che si occupano di edilizia nella nostra Regione. Abbiamo chiamato questa iniziativa ‘Oikos Calabria’, un progetto innovativo e sperimentale di inclusione socio-lavorativa per migranti vulnerabili, richiedenti e titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità con permessi di soggiorno che consentono l’attività lavorativa. Ci saranno percorsi dedicati, mediante lo svolgimento di attività formativa teorica e successiva esperienza professionalizzante presso le imprese del settore aderenti. I calabresi hanno patito nei decenni passati il dramma dell’emigrazione, e sanno che cosa significa il distacco dalla propria terra alla ricerca di una vita migliore. Questa iniziativa rappresenta un modo tangibile e concreto di affermare la solidarietà che la Calabria ha già mostrato dopo la tragedia di Cutro».

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