COSENZA Un imprenditore (D.R.P.), amministratore di una società operativa nel settore della ristorazione nel Comune di Rende, è stato assolto dal gup del Tribunale di Cosenza, Alfredo Cosenza, dai reati di bancarotta fraudolenta e documentale «perché il fatto non sussiste» per i fatti distrattivi contestati (diversi prelievi di denaro dal conto corrente bancario della società) e perché il «fatto non costituisce reato» per la bancarotta documentale. La decisione è stata emessa questa mattina all’esito del giudizio abbreviato richiesto dall’avvocato Eugenio Naccarato del foro di Cosenza, difensore dell’imputato, il quale ha subordinato la scelta del rito all’acquisizione della consulenza tecnica di parte, redatta da Adriana Bajiamonte.
Nel corso del procedimento è stata documentata la correttezza della gestione aziendale dell’amministratore della società, dichiarata fallita per motivi attinenti a difficoltà economico-aziendali. La Procura di Cosenza, rappresentata in aula dal pm Visconti, a fronte della documentazione prodotta dalla difesa e della correlata consulenza tecnica contabile di parte redatta, ha chiesto alla difesa l’assoluzione dell’imputato, richieste accolte dal giudice. (f.b.)
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