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la politica in ansia

Berlusconi ricoverato, il fratello Paolo: «Migliora, siamo fiduciosi»

Al San Raffaele sfilano gli amici di tutta una vita: Confalonieri, Dell’Utri e Galliani

Pubblicato il: 06/04/2023 – 19:10
Berlusconi ricoverato, il fratello Paolo: «Migliora, siamo fiduciosi»

La telefonata ai dirigenti di Forza Italia poco prima delle nove del mattino e le parole di “fiducia” dei familiari e degli amici che sono andati a fargli visita. Segnali di cauto ottimismo per Silvio Berlusconi, al secondo giorno di ricovero, nel reparto di terapia intensiva del San Raffaele di Milano. Il Cavaliere ha trascorso, viene riferito, una notte tranquilla, anche se il quadro clinico è molto delicato e suggerisce prudenza. Il primo bollettino diramato conferma che Berlusconi è “in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare”. E che soffre “da tempo” di “leucemia mielomonocitica cronica”, malattia di cui “è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta”. “La strategia terapeutica in atto prevede – spiegano i professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri – la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti”. “Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo fiduciosi”, ha però affermato il fratello Paolo, arrivato in mattinata, come la figlia Marina. “E’ un leone”, ha detto il figlio Pier Silvio uscendo, nel pomeriggio, dall’ospedale, dove sono stati visti anche gli amici di una vita, Fedele Confalonieri, Marcello Dell’Utri e Adriano Galliani. “C’è preoccupazione ma siamo più ottimisti”, ha confermato Confalonieri, oggi “molto meglio di ieri”. “Berlusconi ha avuto una notte stabile, tranquilla. Le sue condizioni sono stabili. Ha chiamato tanti dirigenti di Forza Italia per rassicurarli, dandoci alcune indicazioni su cosa bisogna fare per l’attività di governo e l’attività di partito, invitandoci ad andare avanti”, ha spiegato il coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani. Oltre a Tajani, viene riferito dal partito, Berlusconi, questa mattina, ha telefonato anche al capogruppo alla Camera Paolo Barelli, e al vice presidente del Senato Maurizio Gasparri. “Ero con dei colleghi al telefono e sentivo l’insistenza di una telefonata in arrivo sotto. Era il presidente”, ha raccontato Barelli. “La cosa mi ha fatto molto piacere: mi ha detto che ha lavorato fino a ieri sera. Si è interessato dei lavori parlamentari e dell’impegno di Forza Italia a sostegno del governo e di Giorgia Meloni”. Berlusconi, ha continuato, “era molto soddisfatto delle attenzioni arrivate da ogni parte del mondo, da ogni partito, oltre che dall’affetto dei familiari che sono lì con lui, e dei miei colleghi di Forza Italia”. “Delle sue condizioni di salute non mi ha detto nulla. E’ stata la telefonata di una persona attenta, che non si è mai risparmiata come imprenditore, leader politico e uomo”, ha continuato. “E’ entrato nei particolari dei lavori d’Aula. Una persona nelle piene facoltà, lucido. Mi ha chiesto con dovizia di particolari le attività che sta svolgendo il gruppo parlamentare e Tajani insieme ai dirigenti del partito. Mi ha detto ‘Ricordatevi che tutti quanti noi lavoriamo per l’interesse del Paese'”. Quindi non era una telefonata di commiato? “Lui è impegnato a essere informato dei lavori parlamentari e dell’attivita’ organizzativa del partito – devo dire – come se niente fosse. Detto questo e’ persona ricoverata e mi risulta che stia reagendo alle cure in maniera significativa. Credo che questa telefonata faccia ben sperare”. Al Cavaliere sono arrivati oggi anche gli auguri del leader del M5s, ieri unico partito silente. “Confidiamo che si possa riprendere presto e che possa ritornare più in forma di prima in Parlamento e tornare a partecipare cosi’ al dibattito politico, dove naturalmente saremo su posizioni distanti”, ha detto Giuseppe Conte. Mentre non sono state gradite in FI la parole di Carlo Calenda. “Penso che sia la chiusura di fatto della seconda Repubblica. La seconda Repubblica è Berlusconi, nel bene e nel male – ha detto il leader di Azione -. E non credo alla successione di Berlusconi. Non penso ci possa essere un altro Berlusconi. Si chiude un pezzo di storia”. Affettuoso l’amico Pierferdinando Casini. “Voglio abbracciare affettuosamente Silvio Berlusconi che conosco da tanti anni e con cui sono sempre rimasto, anche negli anni del più duro dissenso, in un rapporto di sincera amicizia”, ha scritto su Facebook, “come tanti italiani, condivido l’apprensione dei suoi familiari”. Infine, Matteo Salvini si preoccupa degli ‘odiatori’. “Ma che problemi bisogna avere per augurare il peggio perfino ad una persona ricoverata in terapia intensiva?” si chiede il segretario leghista. “Tanta pena per questi squallidi odiatori con il veleno dentro che non si fermano davanti alla vita. Un affettuoso pensiero all’amico Silvio, ti aspettiamo”.

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