COSENZA Doppiamente coraggioso. Il Gruppo Mazzoni, colosso dell’ortofrutta fresca e surgelata di Tregisallo, nella provincia di Ferrara, e operante nella piana di Sibari, nel febbraio del 2021 disse di no a una richiesta di pizzo di una cosca calabrese. Un rifiuto nonostante le minacce di ritorsioni, furti, danneggiamenti e incendi che si concluse con la decapitazione della cosca grazie a una operazione della squadra mobile di Cosenza. Da allora – come riportato dal Resto del Carlino – l’impresa dell’Emilia-Romagna ha aumentato in maniera considerevole i suoi investimenti nella Piana di Sibari, invertendo, di fatto, il trend di molte aziende che tendono a scappare di fronte alle minacce della ‘ndrangheta. Nello specifico, il Gruppo Mazzoni ha avviato una serie di nuovi progetti, tra questi spicca una licenza per la produzione di nuove clementine e di nettarine di forma un po’ piatta, un prodotto originale che sta cercando di sfondare sul mercato.
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