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Azienda zero, Straface replica a Tavernise: «Avviate 1500 procedure d’assunzione»

La presidente della terza commissione Sanità: «Affermazioni e critiche a Profiti senza senso». Il capogruppo 5Stelle: «Realtà distorta»

Pubblicato il: 07/04/2023 – 13:21
Azienda zero, Straface replica a Tavernise: «Avviate 1500 procedure d’assunzione»

REGGIO CALABRIA «Le affermazioni del collega Davide Tavernise sono senza senso ed alcune prive di ogni fondamento. Criticare per partito preso un profilo professionale come quello che può vantare il commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti è, oltremodo, un’eresia se paragonato all’impronta che i grillini hanno lasciato nella sanità calabrese». Così il consigliere regionale di Forza Italia e presidente della terza commissione Sanità, attività sociali, culturali e formative, Pasqualina Straface, replica al portavoce del M5s, Davide Tavernise.
«Dichiarazioni, quelle del consigliere regionale di opposizione, che cozzano chiaramente con i numeri che Azienda Zero sta iniziando a sciorinare. Controlli i dati del Tavolo Adduce da dicembre 2021 a dicembre 2022 – è l’invito di Pasqualina Straface –. Il rappresentante delle opposizioni noterà che vi è stato un incremento di ben cinquecento operatori sanitari assunti nel sistema sanitario regionale che, comparate con le quiescenze ed i trasferimenti, portano a circa 1500 procedure d’assunzione, delle quali due terzi frutto di stabilizzazioni ed un terzo relativo a nuovo personale reclutato sul mercato del lavoro. E questi sono solo i primissimi risultati della “manovra d’autunno” programmata da Azienda Zero».

Tavernise: «Distorsione della realtà»

E non si fa attendere la replica alle parole di Straface del capogruppo pentastellato Tavernise: «Grazie alla presidente della commissione Sanità, Pasqualina Straface, apprendiamo che in Calabria c’è una sanità che funziona, che non ci sono problemi per quanto riguarda le assunzioni e che Azienda Zero è già operativa. Purtroppo per lei è lo stesso commissario Profiti a spiegare in una lunga intervista ad un noto Quotidiano locale, che manca ancora una delibera di Giunta regionale per far sì che Azienda Zero prenda il posto del Dipartimento Salute della Regione Calabria».
«Reputo grave che la presidente della commissione Sanità – sottolinea – per puro spirito di appartenenza politica, possa distorcere in maniera così evidente la realtà delle cose. Ricordo a Straface che in Calabria mancano 2500 medici, mancanze che il presidente Occhiuto ha inteso colmare temporaneamente ricorrendo ai medici cubani, e che le ridotte assunzioni e stabilizzazioni di cui parla in realtà sono state effettuate dalle Aziende Sanitarie Provinciali, non da Azienda Zero come sostiene, che – ricordo – non è ancora operativa».
«E che il lascito del Movimento 5 Stelle alla nostra regione consta di due “Decreti Calabria”, l’ultimo dei quali – aggiunge Tavernise – il “Decreto Calabria 2” prorogato oltre la scadenza naturale su richiesta dello stesso presidente Occhiuto. Tanto a dimostrazione della bontà delle misure approntate dal Movimento alcune delle quali orientate a consentire alla nostra regione di attuare un piano straordinario di assunzioni, per esempio con riguardo agli specializzandi, opportunità non pienamente colta dalla nostra regione a differenza delle altre, mettendo anche a disposizione 60 milioni di euro per tre anni. Soldi che ancora attendono di essere spesi per la mancata piena efficacia del nuovo piano operativo regionale fermo per le osservanze del Tavolo Adduce pure su Azienda Zero». «Senza parlare delle misure contenute nel Decreto Calabria 1 – conclude il capogruppo pentastellato – per arginare lo sperpero enorme di denaro pubblico che la nostra regione, mai amministrata dal Movimento, ha registrato sugli appalti nella sanità e le opportunità offerte dal Pnrr per la sanità territoriale con le case e ospedali di comunità. Potrei continuare ancora per ore, per illustrare quella realtà disastrosa che ogni giorno vivono centinaia di cittadini calabresi, tranne Straface evidentemente, ma preferisco continuare a lavorare per cercare di far funzionare le cose, senza perdermi in inutili quanto sterili polemiche».

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