CATANZARO Si chiama “sanibook” (www.sanibook.it), è un portale nel quale raccogliere le impressioni e le lamentele dei calabresi sulla qualità dell’assistenza negli ospedali e nei presìdi sanitari. Lo ha annunciato il presidente della Regione e commissario Roberto Occhiuto sui suoi canali social con un messaggio video nel quale dice: «Chiedo ai calabresi di aiutarmi. Segnalateci tutto». Il portale – specifica il governatore su facebook – è già in rete ma sarà completamente operativo nei prossimi giorni.
«Ricevo decine di email di segnalazioni ogni giorno da parte di cittadini giustamente incazzati per le esperienze che fanno nella sanità calabrese. Molte di queste email – spiega Occhiuto – non si riferiscono a mancanza di medici o a problemi strutturali ma raccontano episodi che si potrebbero risolvere semplicemente se si mettessero in campo soluzioni organizzative che si potrebbero mettere in campo facilmente o semplicemente se chi lavora negli ospedali fosse più gentile e disponibile nei confronti delle persone che riceve. E allora qualche giorno fa in Giunta ho portato e fatto approvare una delibera per selezionare decine di giovani e meno giovani, di rilevatori che vadano negli ospedali e nei presìdi sanitari a valutare la qualità sei servizi – i bagni, l’accoglienza, quello che non funziona e potrebbe essere organizzato meglio. Ma poi però – aggiunge il presidente della Regione – ho pensato che questi occhi non saranno sufficienti e allora ho messo in rete un portale – www.sanibook.it – che serve a raccogliere le impressioni, le lamentele anche dei calabresi nelle loro esperienze quotidiane nella sanità calabrese. Ciascuno potrà scrivere mettendo nome e cognome, indicare la struttura sanitaria dove è stato, inviare video e raccontarci le piccole cose che potrebbero essere risolte con un po’ di cura in più dai commissari, dai direttori generali ma anche deal personale sanitario».
Occhiuto poi specifica: «L’idea mi è venuta qualche mese fa quando ho fatto una visita a sorpresa in ospedale e sono andato al centro prelievi e ho visto che all’accoglienza c’era una guardia giurata che diceva “tu puoi passare, tu no, tu aspetta”. Pioveva a dirotto, quindi ero col cappuccio e la guardia giurata non mi ha riconosciuto. E’ arrivata una signora, ha detto “ho parcheggiato la macchina a un chilometro, ho mia madre invalida con la carrozzina, posso portare la macchina qui?”. La guardia giurata ha detto “no non si può, questo è un passaggio carrabile, lo apriamo solo per il camion della spazzatura”. Mi sono incazzato, quel passaggio carrabile oggi è aperto per tutti i disabili. Ma è possibile che debba andare il presidente a verificare una cosa che chiunque avrebbe potuto verificare? Allora chiedo ai calabresi di segnalarmi queste cose perché io le guarderò e poi andranno girate direttamente ai commissari e ai dg delle Asp. Nel portale poi stiamo rendendo conto di quello che passo dopo passo stiamo facendo sono piccoli passi di una sanità che passo dopo passo stiamo ricostruendo. C’è molto ancora da fare. Io – conclude il presidente della Regione – sono impegnato a affrontare i problemi strutturali ma intanto chiedo a chi lavorare nella sanità calabrese di lavorare con la stessa mia passione e impegno e soprattutto di essere più gentili, più disponibili nei confronti delle persone, perché chi va in un ospedale ci va non per un viaggio di piacere ma perché porta con se la sofferenza sua se malato o di propri famigliari se è accompagnatore, e allora deve trovarsi davanti qualcuno che lavori con lo stesso amore e la stessa passione che io sto cercando di investire nel sistema sanitario della nostra regione». (c. a.)
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