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Pasqua da tutto esaurito, tre milioni i turisti in Italia

Flussi superiori al 2019 per molte località del Paese. Anche la Calabria tra le mete preferite

Pubblicato il: 08/04/2023 – 13:31
Pasqua da tutto esaurito, tre milioni i turisti in Italia

Una Pasqua da tutto esaurito con vacanzieri provenienti da oltre confine, a livelli da record per la prima metà di aprile. A prevederlo è un’indagine condotta da Cna Turismo e Commercio tra gli iscritti all’associazione di tutta Italia.
Nel complesso saranno 3 milioni i turisti che pernotteranno perlomeno una notte in strutture alberghiere o extra alberghiere. Con il risultato di raggiungere, se non addirittura superare, i livelli del 2019, ultima stagione prima dell’epidemia di Covid. Oltre 2 milioni saranno gli italiani, intorno al milione gli stranieri. Per un movimento economico complessivo che raggiungerà i 4 miliardi di euro, escluso ovviamente l’apporto degli escursionisti domestici, che limiteranno la loro vacanza a una di gita di un solo giorno, e di quanti si recheranno nelle seconde case.
I Paesi di origine dai quali stanno affluendo in Italia in maggior numero i turisti stranieri sono, per quanto riguarda l’Europa, la Francia, la Germania, il Regno Unito, la Spagna e l’Olanda, per quanto riguarda gli altri continenti, gli Stati Uniti d’America, il Canada, il Giappone, il resto dell’Asia e in genere l’area mediterranea e mediorientale.

Le città prese d’assalto


Grazie soprattutto al contributo dell’afflusso estero le città e i borghi d’arte sono destinati a vivere un momento eccellente. Tra le città a primeggiare come meta attrattiva saranno Venezia, Roma, Milano, Firenze, Napoli. In grande spolvero anche Torino e Palermo, Catania e Verona, Genova e Ravenna. Ma la voglia di bello non si fermerà alle città. I vacanzieri quest’anno scopriranno zone inedite e batteranno centri urbani e piccoli centri di Marche, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Molise. La natura a sua volta si ritaglierà il proprio spazio con il mare di Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna o le montagne dell’arco alpino. A trainare il turismo nelle aree di solito meno battute, oltre a tante attrazioni – artistiche, naturalistiche, agro-alimentari, artigianali – le attività esperienziali, quelle cioè in cui letteralmente ci si sporca le mani scoprendo o riscoprendo il valore della manualità.

Due italiani su 10 in viaggio

Nonostante le difficoltà del carovita, secondo Confcooperative gli italiani sono alla ricerca della normalità: 3 su 10 festeggeranno la Pasqua a casa in famiglia; altri 4 su 10 al ristorante e in agriturismo. In viaggio, quasi tutti in Italia, 2 italiani su 10, vale a dire circa 12 milioni di persone. Affari a gonfie vele per agriturismi, ristoranti e hotel sottolinea l’associazione, ma 4 strutture su 5 lamentano fortemente una mancanza di personale che ne vincola o limita le attività. La spesa complessiva per la tavola, stima il centro studi di Confcooperative, sfiora 1,2 miliardi, 100 milioni meno del pre-covid e 150 milioni in più rispetto allo scorso anno. Un maggior costo, ma non una maggiore spesa dal momento che l’esborso è spinto dall’inflazione.

Prezzi in salita

I rincari dei prezzi si abbattono sul tradizionale pranzo di Pasqua e porteranno le famiglie italiane a spendere complessivamente circa 240 milioni di euro in più per imbandire le tavole in occasione della festività. Lo afferma il Codacons che, in vista della ricorrenza, ha realizzato una indagine per capire le conseguenze degli aumenti dei listini nel comparto alimentare sulle tasche degli italiani. A parità di consumi, le famiglie spenderanno circa 240 milioni di euro in più per i prodotti alimentari tipici della Pasqua. – analizza il Codacons – La spesa complessiva sale così da 1,8 miliardi dello scorso anno ai 2,04 miliardi di euro del 2023. Ciò a causa delle tensioni nei listini al dettaglio di una moltitudine di alimenti e materie prime immancabili sulle tavole degli italiani in occasione del tradizionale pranzo pasquale.

La cucina regionale

Tra coloro che cucineranno, una maggioranza del 47% conterrà le operazioni in cucina tra i 30 minuti e le 2 ore, un 27% si spingerà a 3 ore, ma un 18% arriverà fino a 8 ore e un ulteriore 1% supererà questo limite. Ma un 7% si limiterà ad appena mezz’ora. A vincere sono soprattutto le ricette della tradizione che da nord a sud caratterizzano l’intero Paese come per esempio gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio. Se in Romagna sono di rigore i passatelli in Molise è l’insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori. In Puglia principe della tavola pasquale è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello. La carne d’agnello che viene servita in quasi la metà delle tavole (44%) nelle case, nei ristoranti e negli agriturismi. Per quanto riguarda i dolci tipici regionali, in Abruzzo protagonisti gli scenografici cavalli e pupe, in Basilicata le pannarelle, in Calabria i cuculi, in Campania non può mancare sulle tavole pasquali la pastiera. Dall’Emilia arriva il Bensòne, tra i più antichi dolci prodotti nel Modenese, il Friuli regala invece la pinza, nel Lazio la pizza dolce, in Liguria i canestrelli pasquali. Dalla Lombardia arriva la classica colomba di Pasqua mentre nelle Marche non si può rinunciare alle ciambelle pasquali. In Molise si prepara la pigna, in Piemonte il goloso salame di cioccolato e i tirà, in Puglia immancabili le scarcelle e in Sardegna le Pardulas a base di formaggio o ricotta.

Le denuncie dei consumatori

Assoutenti, un salasso partire durante le feste di Pasqua Partire in occasione delle festività si traduce sempre più in un salasso per gli italiani. La denuncia arriva da Assoutenti, che ha monitorato l’andamento delle tariffe aeree e i prezzi dei carburanti alla pompa, per capire quanto costerà spostarsi durante la Pasqua e il ponte del 25 aprile. Se per partire in aereo nei giorni di Pasqua da Roma un biglietto di sola andata per la Sicilia è costato oltre 360 euro mentre quello del treno, su alcune tratte nord-sud, ha superato quota 170 euro, la situazione peggiora se si prendono in esame le tariffe per il ponte del 25 aprile, spiega Assoutenti. Un volo di sola andata per le Seychelles (partenza sabato 22 aprile) costa un minimo di 820 euro se si parte da Milano, 603 euro da Roma. Per Mauritius il biglietto, sempre di sola andata, costa almeno 701 euro partendo da Fiumicino, 606 euro da Malpensa. Conviene quindi scegliere le Maldive, meta per la quale il volo costa “appena” 465 euro da Milano, 434 euro da Roma. Assoutenti ha poi analizzato i prezzi dei biglietti aerei per alcune destinazioni europee (indagine condotta sulla piattaforma Skyscanner, alla data del 6 aprile): il record del caro-volo spetta alla tratta Roma-Amsterdam, dove il biglietto di andata e ritorno (partenza sabato 22 aprile, rientro martedì 25 aprile) costa in tutto 773 euro, 575 euro se si parte da Milano. Nelle stesse date volare da Roma a Parigi e rientro costa 319 euro se si è disposti ad una alzataccia per prendere l’aereo, oppure 490 euro se si opta per orari più comodi (355 euro da Milano). Trascorrere il ponte del 25 aprile a Madrid costa 399 euro solo di volo partendo da Milano, 372 euro a Praga partendo da Roma, 563 euro per Tenerife volando da Milano, 609 euro da Roma, e servono almeno 435 euro per il volo a/r da Milano per Ibiza.
Ma le brutte notizie per gli italiani non sono finite: «I prezzi dei carburanti hanno ripreso la corsa al rialzo proprio quando milioni di famiglie si spostano per trascorrere feste e ponti fuori casa – denuncia il presidente Furio Truzzi -. Ai listini attuali la benzina costa circa il 6,5% in più rispetto alla Pasqua del 2022, e chi deciderà di concedersi qualche giorno fuori casa durante le prossime festività dovrà mettere in conto rincari per le strutture ricettive in media del +13,3% su base annua. Una stangata che rischia di trasformare le vacanze sempre più in un lusso per ricchi».
«Col caro-voli scattano anche le truffe ai consumatori – avvisa Truzzi -: molti utenti stanno ricevendo messaggi email e sui social che pubblicizzano biglietti aerei per destinazioni estere a prezzi scontatissimi e fuori mercato: si tratta di cyber-criminali che, approfittando del forte rialzo delle tariffe aeree, vendono finti biglietti col solo scopo di carpire i dati bancari degli utenti e svuotare i conti. Invitiamo i cittadini a prestare la massima attenzione e diffidare da offerte poco credibili».

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