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Scuole di specializzazione, ok al protocollo d’intesa tra la Regione e l’Università di Catanzaro

L’accordo disciplina i rapporti tra le due parti e le modalità di collaborazione per il funzionamento e la gestione della rete formativa

Pubblicato il: 08/04/2023 – 6:42
Scuole di specializzazione, ok al protocollo d’intesa tra la Regione e l’Università di Catanzaro

CATANZARO Il presidente della Regione Roberto Occhiuto nella sua qualità di commissario della sanità calabrese con il decreto numero 108 ha approvato il protocollo d’intesa tra la Regione e l’università degli studi Magna Graecia di Catanzaro per le scuole di specializzazione di area sanitaria. A sottoscriverlo Occhiuto e il rettore dell’Umg Giovambattista De Sarro. Il protocollo – che si può scaricare alla fine di questo servizio – disciplina i rapporti e le modalità di collaborazione tra le parti per il funzionamento e la gestione delle scuole di specializzazione dell’area sanitaria. L’accordo è stato siglato in forza di quanto prevede l’articolo 6 comma 2 del Dlgs 502 del 1992 /e successive modifiche) che dispone che «per soddisfare le specifiche esigenze del Servizio sanitario nazionale, connesse alla formazione degli specializzandi e all’accesso ai ruoli dirigenziali del Ssn, le Università à e le Regioni stipulano specifici protocolli di intesa per disciplinare le modalità della reciproca collaborazione e che i rapporti in attuazione delle predette intese sono regolati con apposite convenzioni tra le Università, le Aziende ospedaliere, le aziende sanitarie provinciali, gli Irccs». La normativa, integrata anche da decreti ministeriali e interministeriali, prevede poi che «il medico in formazione specialistica deve seguire con profitto il programma di formazione previsto dagli ordinamenti e regolamenti didattici universitari, che si articola sia in attività didattiche sia in attività pratiche, quest’ultime da svolgersi frequentando a rotazione le strutture inserite nella rete formativa delle relative Scuole di specializzazione».  Inoltre «le reti formative vengono strutturate in modo che sia garantita la completezza del percorso formativo dello specializzando medico all’interno di una rete di più strutture in collaborazione tra loro e stabilisce altresì che l’ateneo può avvalersi in aggiunta alle “strutture di sede” e alle “strutture collegate” anche di strutture di supporto, dette “strutture complementari”, di specialità diversa da quella della struttura di sede, con le quali devono essere stipulate specifiche convenzioni». Il fabbisogno dei medici specialisti è determinato con cadenza triennale dalla Regione, d’intesa con l’Università «tenuto conto delle relative esigenze sanitarie e sulla base di una approfondita analisi della situazione occupazionale, e comunicato al ministero della Sanità e al Miur». (redazione@corrierecal.it)

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