LOCRI «Siete approdati in questa nostra terra mentre è in corso il mese di Ramadan, il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza. Auguro a tutti voi che possiate trovare accoglienza, possibilità di vita migliore, un futuro pieno di speranza». Lo scrive il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, rivolgendosi ai migranti di fede musulmana. Sono stati numerosi gli sbarchi negli ultimi mesi sulla costa ionica reggina, in una regione segnata dalla tragedia di Cutro. «Il mese di Ramadan – continua mons. Oliva – è importante per voi, ma anche per i vostri amici, vicini e credenti di altre religioni, in particolare per i cristiani. Si rafforzano le amicizie esistenti e se ne costruiscono altre, aprendo la strada a una convivenza più pacifica, armoniosa e gioiosa. Questo corrisponde infatti alla volontà divina per le nostre comunità, per tutti i membri e le comunità dell’unica famiglia umana. Vogliamo vivere in un mondo di pace, in cui non ci siano guerre. Ove si possa vivere una convivenza pacifica e amichevole. Vogliamo far crescere tra noi l’amore e l’amicizia, in particolare tra musulmani e cristiani, in virtu’ dei legami che ci uniscono».
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