Catanzaro, una città privata quasi di tutto, se si vuole anche del suo passato. Una condizione che ha a che fare con l’indifferenza, specie di coloro che manifestano refrattarietà alle innovazioni. Una città serena, che non fa sentire il peso di essere il capoluogo della Calabria e annovera tra le sue mura il Governo della Regione, la Corte D‘appello, La Corte dei Conti e i Comandi regionali delle forze armate: dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Tutto ciò sembra non avere peso. E quando la si può ignorare, o peggio non considerare, lo si fa forse anche con soddisfazione. Vedi la Rai che trasmette a Cosenza perché la è la sede regionale; ma è raro che Catanzaro venga inclusa nel notiziario, Tanto che viene da pensare che sia diventata ormai un’abitudine ignorare Catanzaro dai telegiornali regionali. Si capisce così perché in Città non c’è un giornalista della Rai o un corrispondente per diffondere le notizie dal Capoluogo. In tanti si chiedono il perché del “silenzio” da Catanzaro, specie quando i collegamenti cominciano e finiscono con Reggio Calabria, Locri, Crotone e, ovviamente, Cosenza.
Sono in tanti a chiedersi perché Catanzaro sia costantemente lasciata fuori dal palinsesto televisivo, come se fosse una città fantasma. Se si esclude un accenno alla squadra di calcio per la quale la Rai è stata costretta a parlarne essendo stata promossa in serie “B” con diverse giornate di anticipo rispetto alla conclusione del torneo, e avendo perso una sola partita in tutta la stagione, per il resto solo “silenzi” che alcuni considerano soprusi. Chi può fa “manbassa”, tanto non meraviglia più alcuno. Catanzaro è un Capoluogo senza pretese e non reagisce neanche alla RAI regionale che ha deciso di ignorarla. Non c’è più neppure un “corrispondente” nonostante sia sede dei più importanti uffici, a cominciare dal Governo Regionale.
Potrebbe nascere solo da queste considerazioni un “movimento civico” per capire le esigenze dei cittadini e farsi tramite con l’Amministrazione Comunale. Un “Movimento” che avvicini la popolazione agli amministratori, con l’intento di fare fronte comune e segnalare quanto accade giornalmente nell’informazione televisiva pubblica..
E dire che a Catanzaro c’è tanto bisogno di confronto e interlocuzione soprattutto per evitare che i problemi rimangano irrisolti. Bisogna capire che quando si parla di riqualificazione urbana uno dei momenti imprescindibili è l’ascolto degli interlocutori, perché le esigenze possono essere valutate e, se condivise, sottoscritte. L’innalzamento della qualità della vita non può essere un “optional”, ma le motivazioni vanno perorate e realizzate.
È questa la strada che cerca di percorrere la città di Catanzaro. E nessuno può dimenticare che la qualità della vita passa inevitabilmente dai quartieri per poi raggiungere il centro storico se si vuole parlare di vitalità del territorio! Altrimenti Catanzaro continuerà a fare a meno di essere menzionata nei Tg regionali, almeno fino a quando la Rai se ne renderà conto e correrà ai ripari.
*giornalista
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