REGGIO CALABRIA Scritte offensive e minacciose contro Klaus Davi sono apparse sulle mura che circoscrivono la rotonda di Gallico a Reggio Calabria, luogo trafficato perché proprio situato all’imbocco dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria e percorso da migliaia di veicoli ogni giorno. A rendere noto è lo stesso giornalista e massmediologo. «Gli ignoti autori – precisa Davi – hanno modificato un precedente murales risalente a oltre un anno fa che riportava la frase evocativa “Klaus Davi Uomo di Pace” (un soprannome attribuito al defunto boss Giovanni Tegano) coprendo la parola “pace” con un manifesto che pubblicizza un evento riferito alla passione di Cristo, poster che è stato affisso sopra al messaggio che conteneva in origine la parola “pace” sostituita con il sostantivo “merda”. Inequivocabile: ‘”morite infami”». «Lo Stato ha abbandonato queste terre – è il laconico commento di Davi dopo questo episodio – e così questa gente alza la voce. Ma andremo avanti con il nostro lavoro».
«Le scritte offensive contro il giornalista Klaus è il segno che l’azione che sta portando avanti da fastidio a qualcuno che però non ha il coraggio di farsi vedere in volto». Così Pietro Molinaro presidente della Commissione Consiliare Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa commenta le ingiurie volgari che sono state rilevate sulle mura che circoscrivono la rotonda di Gallico a Reggio Calabria. «E’ un atto codardo che si commenta da sé ed è un segnale, non è la prima volta, – continua Molinaro – che denota che c’è qualche forza criminale a cui il lavoro che Klaus Davi sta facendo dà fastidio. Rafforzo e incoraggio a pronta risposta del giornalista – aggiunge – andiamo avanti insieme e intanto manifesto tutta la mia solidarietà a chi opera per il bene ed è da intralcio a quanti pensano e vogliono gestire in modo diverso».
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