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UniRC, presentato il progetto di ricerca sulla valorizzazione dello stile di vita mediterraneo – VIDEO

“Dall’alimentazione al modo di vivere”: il progetto punta a incidere in modo organico sul territorio. «Il Mediterraneo è il nostro futuro»

Pubblicato il: 11/04/2023 – 18:23
di Mariateresa Ripolo
UniRC, presentato il progetto di ricerca sulla valorizzazione dello stile di vita mediterraneo – VIDEO

REGGIO CALABRIA Un progetto di ricerca che vede al centro la valorizzazione dello stile di vita mediterraneo. «Dieta mediterranea come stile di vita, dall’alimentazione al modo di vivere». È il fulcro dell’infrastruttura di ricerca “Dìaita” presentata questa mattina nel corso di una conferenza all’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il progetto – che si basa su un tema strategico e che punta a realizzare un programma di sviluppo e di ricerca che possa incidere in maniera organica e sistematica sul territorio – è nato grazie al Living Lab finalizzato allo sviluppo di “Modelli innovativi e piattaforme prototipali avanzate per il recupero identitario della Dieta Mediterranea”, finanziato dalla Regione Calabria, al progetto NutriDM per la creazione di network nazionale per la lotta alla malnutrizione, finanziato dal Ministero della Salute, nell’ambito del quale l’ateneo reggino svilupperà gli strumenti attuativi basati sui principi della dieta mediterranea glocal.
Presenti alla conferenza stampa di presentazione il rettore Giuseppe Zimbalatti, il direttore del dipartimento di Agraria Giovanni Enrico Agosteo, la professoressa Mariateresa Russo (Prorettrice UniRC Grandi Progetti e Infrastruttura di Ricerca, Responsabile scientifico della Infrastruttura di Ricerca), la vicepresidente della Regione Giusi Princi e l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo. Presenti inoltre i componenti del team di ricerca della Mediterranea, in rappresentanza del partenariato imprenditoriale, la Dolciaria Monardo e il Presidente del Polo di innovazione Future Food Med, i referenti della Regione Calabria e di Fincalabra Spa, i rappresentati dell’Unesco, i sindaci dei comuni partner, i rappresentati della Lega Tumori, i rappresentati del protocollo 5A per l’educazione alimentare nelle scuole, la rappresentate de «Le Donne dell’Acqua» del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (TNCdF).

Russo: «Il nostro Mediterraneo è il nostro futuro»

«Questa infrastruttura di ricerca raccoglie un po’ tutte le competenze della Mediterranea in un tema che è strategico», spiega la prorettrice Mariateresa Russo, che aggiunge: «Peraltro la dieta mediterranea è un bene immateriale che l’Unesco ha riconosciuto, e non è solo una questione collegata ai regimi alimentari, ma è tutto il contesto dello stile di vita mediterraneo. Il nostro il progetto è quello di basare sulla Dìaita, quindi su questa infrastruttura, un programma di sviluppo e di ricerca per supportare come nuovo modello di interazione tra i territori e il concetto di questo bene immateriale dando vita a percorsi, a certificazioni di sistema basati sulla dieta mediterranea, sostenere l’artigianato, sostenere percorsi di valorizzazione delle aree marginali. Mettiamo insieme tutte le competenze presenti dentro e intorno la Mediterranea, e il rapporto imprescindibile con enti locali e con le imprese per provare a creare un nostro modello di sviluppo basato su questo contesto: il nostro Mediterraneo è il nostro futuro. Dobbiamo guardare il Mediterraneo anche attraverso queste modalità». «È importante – ha commentato il rettore Zimbalatti – coniugare la ricerca con le eccellenze agroalimentari del territorio, la valorizzazione della Calabria attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti agricoli».

«Un’occasione di rilancio per l’economia calabrese»

Un progetto di ricerca – è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa in particolare dalla vicepresidente Princi – che può essere anche un’opportunità per la riscoperta di un’identità culturale soprattutto tra i giovani. «È un progetto a cui la Regione Calabria ha dato forte impulso con 400mila euro, che viene curato dai ricercatori del Dipartimento di Agraria che riusciranno a salvaguardare quella che è la specificità, l’identità di una dieta mediterranea che è legata al cibo, ma non solo, perché dieta mediterranea significa proprio contesto, territorio, appartenenza. Per cui – ha concluso Princi – andiamo fortemente a promuovere quella che è la nostra appartenenza, la nostra cultura, le nostre tradizioni». «La sicurezza alimentare e la prevenzione – ha detto l’assessore regionale Gallo – sono un elemento fondamentale in una terra che ha anche tanti longevi. Una delle motivazioni è la dieta mediterranea, su cui vogliamo puntare e che peraltro è composta da prodotti che fanno parte della nostra agricoltura, del nostro settore alimentare per storia e tradizione. Questo progetto dell’Università Mediterranea è un progetto che noi sposiamo e che noi vogliamo sostenere. Con l’università – ha concluso Gallo – vogliamo avere una forte sinergia per puntare su questo elemento che potrebbe essere qualificante e di rilancio per l’economia calabrese». (redazione@corrierecal.it)

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