COSENZA La città di Cosenza è al centro delle attività di Italia in Classe A, il Programma Nazionale per la formazione e informazione sull’efficienza energetica promosso dal Mase e coordinato dall’Enea, in una degli eventi dedicati ad azioni bottom-up di co-progettazione per la rigenerazione urbana e del costruito e alla formazione multidisciplinare aperta ai temi dell’efficienza energetica, della rigenerazione urbana e delle comunità di cittadini. Cosenza è il primo laboratorio urbano a livello nazionale per la definizione di una Agenda di Programmazione Sostenibile al 2030. L’iniziativa è coordinata dall’Assessorato all’Urbanistica guidato da Pina Incarnato, con il supporto di un gruppo di ricerca coordinato da Enea e con la partecipazione di Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, Iuav di Venezia, Università della Calabria con il Polo di Innovazione per la Bioedilizia Green Home e il comparto imprese rappresentato da Confapi Calabria.
Sviluppo sostenibile, riduzione dell’impatto ambientale del costruito e riqualificazione energetica del patrimonio esistente, sono gli asset decisivi per rilanciare il tessuto urbano dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. «Siamo riusciti a mettere in piedi, insieme ad illustri professionisti del mondo alla ricerca, una serie di idee progettuali che ci aiuteranno a pianificare le sfide future. In buona sostanza, lo sviluppo della città di Cosenza», dice Incarnato al Corriere della Calabria. «Lo studio – continua – parte dalle periferie e gli sforzi si concentrano sulla riqualificazione degli edifici, cosa che stiamo già facendo grazie ad un finanziamento di 15 milioni di euro per renderli energeticamente più efficienti ». Quali sono le aree interessate dal progetto? «Si partirà da Via Popilia e poi San Vito e Serra Spiga».
«La sostenibilità deve concretizzarsi in progetti reali ed è quello che stiamo facendo. Abbiamo redatto un masterplan, che poi ovviamente dovrà essere definito attraverso lo studio di fattibilità per ripensare la zona di Vaglio Lise», confessa Incarnato. Il progetto è ambizioso. «L’idea è di collegare la stazione di Vaglio Lise con la parte centrale della città di Cosenza, dando nuova luce ad un’area oggi un po’ abbandonata grazie alla realizzazione di un parco urbano diffuso». Nel progetto, messo su carta (nella foto) è stato previsto l’attraversamento dei pedoni ed uno spazio dedicato alle piste ciclabili per raggiugere facilmente la stazione. Ma c’è di più. «Immaginiamo di interrare una parte della Ss 107 per consentire lo sfruttamento della zona sovrastante ed ovviamente creare un hub di riferimento per il trasporto pubblico», continua Incarnato. Si tratterebbe di una zona di scambio intermodale.
Nei giorni scorsi, il presidente del consiglio comunale bruzio Giuseppe Mazzuca ha reso nota una comunicazione dell’Inail contenente i dettagli dei fondi stanziati e l’iter del progetto per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza. Che sorgerà a Vaglio Lise. «È una zona che noi riteniamo baricentrica per collocare l’ospedale», suggerisce Incarnato che chiosa con la speranza di poter realizzare il progetto di riqualificazione e rivoluzione dell’intera area «nel più breve tempo possibile». (f.benincasa@corrierecal.it)
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