Ultimo aggiornamento alle 23:12
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 7 minuti
Cambia colore:
 

l’emergenza

Migranti, il Viminale fa il punto con la Regione: «In Calabria grande sensibilità, sinergie fondamentali» – VIDEO

Alla Cittadella vertice della Ferro e di Valenti con il governatore Occhiuto. Il Capo Dipartimento: «Poche risorse, sopperire con una risposta corale»

Pubblicato il: 13/04/2023 – 15:45
Migranti, il Viminale fa il punto con la Regione: «In Calabria grande sensibilità, sinergie fondamentali» – VIDEO

CATANZARO  «Non ci sono tanti soldi a disposizione, lo dico con grande chiarezza. Abbiamo 5 milioni nella dichiarazione dello stato di emergenza. Ma a fronte del lavoro che ci attende le sinergie con le Regioni, con i Comuni, utilizzando tutte le risorse disponibili, sono assolutamente necessarie e indispensabili». Lo ha detto il Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, il prefetto Valerio Valenti, al termine della riunione nella sede della Regione con il presidente della Giunta Roberto Occhiuto e con il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.

«Grande sensibilità da Occhiuto e dai sindaci calabresi»

 «Il presidente Occhiuto – ha spiegato Valenti –  dimostra di avere perfetta coscienza non solo della situazione della Calabria ma dell’intero territorio nazionale e dei flussi che sono destinati a interessare le coste del Sud del Paese. L’intervento del ministero  già prima della dichiarazione dello stato di emergenza era orientato a individuare queste aree di maggiore afflusso e strutturare in queste aree delle zone e degli ambiti in cui poter meglio accogliere e meglio assorbire l’onda d’urto e al tempo stesso trattenere ai fini del rimpatrio eventuali migranti provenienti dai cosiddetti paesi sicuri. Su questa linea di azione – ha proseguito il Capo Dipartimento Immigrazione del Viminale –  abbiamo trovato in Sicilia come in Calabria una grande sensibilità dei presidenti di Regione, che fin dal primo momento hanno manifestato la loro attenzione al problema, ma anche dei sindaci di tutti i Comuni interessati da questi fenomeni, al di là delle appartenenze a una parte o all’altra credo che ci sia la consapevolezza che è il sistema Paese che deve offrire una risposta a questa emergenza. Bisogna andare al di là degli steccati, bisogna fare sinergia e oggi qui insieme al presidente abbiamo già individuato alcune linee di azione, e ci accingiamo nelle prossime ore a passare alla fase operativa, lavorando braccio a  braccio con le strutture tecniche del ministero, insieme alla Protezione civile della Regione che ci darà quel supporto necessario per poter realizzare gli interventi necessari. E’ un’emergenza che riguarda sicuramente la Calabria e la Sicilia ma che riguarda l’intero Paese perché le strutture di accoglienza ovunque sono sature e quindi c’è la necessità di creare queste camere di compensazione, soprattutto nei luoghi di primo sbarco, dove poter ospitare per un tempo non immediato ma per qualche settimana i migranti in  modo tale da poterli poi distribuire nel paese creando le condizioni per una migliore accoglienza».

 «Poche risorse ma fondamentali sono le sinergie»

Valenti ha poi spiegato:  « Non ci sono tanti soldi a disposizione, lo dico con grande chiarezza. Abbiamo 5 milioni nella dichiarazione dello stato di emergenza. Ma a fronte del lavoro che ci attende le sinergie con le Regioni, con i Comuni, utilizzando tutte le risorse disponibili, sono assolutamente necessarie e indispensabili se vogliamo creare valore, se vogliamo creare quello che i territori si attendono. I territori oggi chiedono di passare da una risposta assolutamente emergenziale ed affidata all’improvvisazione in alcuni casi ma anche alla buona amministrazione di sindaci e associazioni ad una risposta nella quale ci siano accanto, lo Stato, la Regione, i territori, a una risposta corale che sia in grado di corrispondere alle attese dei cittadini».

Ferro: «Sinergie fondamentali»

Per Wanda Ferro  «tanti sono gli interventi, tante sono le azioni da mettere in campo. Siamo partiti da questo stato di emergenza che è stato richiesto da governatori come il presidente Occhiuto, che ringraziamo ancora una volta. Con il prefetto Valenti stiamo verificando le criticità calabresi che vedono punti vulnerabili, con numeri in arrivo in previsione anche abbastanza allarmanti. Servirà quell’accoglienza che vede la sinergia tra Stato, Regioni e Comuni e poi anche quel sociale fatto da tante associazioni presenti a Roccella, Crotone, in altri territori e che diventano fondamentali e che anche per noi rappresentano un punto fermo. In molti casi abbiamo trovato questa coralità, in altri auspichiamo che dai territori arrivi questa maggiore spinta, non tanto in termini di risorse che vedranno la Regione impegnata per come già assicurato dal presidente Occhiuto ma in termini di fattività nell’accoglienza, quell’accoglienza che però deve anche garantire la sicurezza dei cittadini».

«A differenza del governo Conte il nostro ascolta i territori»

Dalla Ferro poi una replica alle critiche del leader M5S Conte:  «Abbiamo tentato di spiegare ma – ha esordito Ferro – vedo spesso che la lingua italiana non abita in tutte le case. Dire blocco navale significa disincentivare le partenze attraverso un decreto che ha visto interessate le Ong e quell’idea di rete ai poveri migranti che vanno incontro alla morte, perché abbiamo visto che i numeri degli ultimi 10 anni dei morti nel Mediterraneo – forse il presidente Conte l’ha dimenticato – sono molto alti. Sarebbe molto semplice rispondere al presidente Conte che non c’era quello che c’è oggi in Tunisia, le condizioni a livello geopolitico erano totalmente diverse e quindi anche le condizioni per dichiarare uno stato di emergenza. Ma al presidente Conte direi anche molti dei suoi sindaci o comunque dei sindaci non schierati politicamente con la presidente Meloni hanno fatto richiesta e noi, a differenza dei governi che ci hanno preceduto, abbiamo dimostrato capacità di ascolto perché ritenevamo giusto farlo e l’abbiamo fatto. Quindi – ha concluso il sottosegretario all’Interno – c’è uno Stato che ci mette la faccia, una Regione come la Calabria in questo caso che ci mette la faccia».  

«Stiamo provvedendo all’aumento degli organici»

Il tema dell’aumento degli organici è ben presente al governo:  «Sicuramente – ha aggiunto la Ferro –  quello che abbiamo messo in piedi con le nuove assunzioni, che dovranno partire in tempi anche molto brevi e che riguarderanno tutti i corpi di polizia piuttosto che forze di soccorso, perché riteniamo che erano sguarniti molti organici. Abbiamo coperto il turn over per oltre 12mila presenze, abbiamo fatto scalare le graduatorie. Adesso è arrivato il momento di integrare e speriamo di poterlo fare nell’arco di un quinquennio, con numeri importanti. Ricordiamo che per questo comparto sono stati messi in campo oltre 90 milioni nella sicurezza che dev’essere comunque rafforzata  perché sono tanti che salvano gli uomini in mare».

«Decreto Cutro non è panacea ma serve al Paese»

«Ricordo – ha poi proseguito Ferro – la narrazione di Cutro, che noi che abbiamo vissuto la Calabria abbiamo visto totalmente differente. Io ho incontrato i superstiti e non ho trovato assolutamente questa voglia di criticare, tutt’altro, semmai un clima di grande serenità, di grande voglia di ripartire. Io credo che la narrazione di chi ancora il decreto non ce l’ha in mano – perché in questi giorni ancora si sta discutendo degli emendamenti al Senato – ancora una volta appartenga a quelle persone che diranno sempre di no e no comunque. Sono convinta che il decreto Cutro non sarà sicuramente la panacea ma sarà il mettere in campo quelle piccole importanti norme che al nostro Paese servono. Non è possibile accogliere tutti, dobbiamo aprire flussi regolari e  sicuri, garantire ai migranti che la solidarietà e l’accoglienza non siano come quelle che abbiamo trovato nei centri che abbiamo ereditato da qualche governo e che probabilmente – ha concluso il sottosegretario all’Interno –  non possono avere spazio per quell’umanità di cui qualcuno professa di essere il maggiore interprete». (c. a.)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x