COSENZA Questa mattina, il gup del Tribunale di Cosenza ha conferito l’incarico ai super periti nominati dal giudice nel corso del rito abbreviato nei confronti di Maurizio Abate, l’ex poliziotto imputato dell’omicidio di Lisa Gabriele, uccisa a Montalto Uffugo nel 2015. Oggetto della perizia è la verifica del telefonino Nokia 7310 in uso alla vittima. È una perizia fortemente sollecitata dalle difese di parte civile, rappresentate dagli avvocati Gianluca Bilotta e Nunzia Paese oltre che dal pm Tridico.
La speranza per il collegio difensivo è di poter estrapolare dati importanti e decisivi nel procedimento in corso e per far luce sul delitto. L’inizio delle operazioni sarà comunicato nei prossimi giorni e da lì decorreranno 30 giorni per il completamento dell’accertamento peritale. La prossima udienza è stata fissata al prossimo mese di giugno. I periti sono Paolo Reale e Salvatore Filograno.
La perizia sul telefono cellulare di Lisa Gabriele era stata richiesta dal pubblico ministero già durante le indagini preliminari ma non è stato terminato perché il Racis di Roma non è riuscito, con le apparecchiature a disposizione, ad “aprire” il telefono. «Nel telefono, che è stato un elemento sempre tenuto un po’ da parte in questo processo, può esserci molto da leggere. Si tratta di un passaggio fondamentale per ricostruire gli ultimi giorni della vita di Lisa», dicono gli avvocati Nunzia Paese e Gianluca Bilotta. Il pm per Abate ha chiesto la condanna a 14 anni per l’omicidio e 4 per spaccio di stupefacenti. Le indagini sono state riaperte nel 2018 dopo una lettera anonima. (f.b.)
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