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LA DENUNCIA

«In Calabria il servizio del 118 sta scomparendo per mancanza di iniziative»

La vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale, Amalia Bruni, rilancia l’allarme

Pubblicato il: 14/04/2023 – 15:56
«In Calabria il servizio del 118 sta scomparendo per mancanza di iniziative»

LAMEZIA TERME «Ogni volta che intervengo su questo argomento il 118 ha perso un pezzo, il servizio di emergenza urgenza è ormai praticamente inesistente e ridotto ad una pura funzione di taxi. Ma nonostante gli sforzi di tutta l’opposizione non si è fatto nulla di concreto per fermare questo declino che pare inarrestabile». Lo scrive Amalia Bruni, gruppo del Partito democratico e vicepresidente della Commissione Sanità in seno al Consiglio regionale. «Non è la prima volta che intervengo su questo argomento e devo continuare perché la mia coscienza, prima di medico e poi di Consigliere regionale mi impone di pretendere per i cittadini una soluzione. La gravità di questa situazione – sostiene la Bruni – richiede una forte assunzione di responsabilità collettiva da parte di tutte le forze politiche e la messa in opera di tutti i possibili correttivi che possano ridarci un servizio dignitoso che in passato, nemmeno tanto lontano abbiamo avuto. Non ci si può affidare alla fortuna, non è possibile pensare che se ci coglie un malore per strada a Parma, a Milano a Bologna o altrove avremo tutte le cure di cui c’è necessità mentre se ci accade lo stesso in Calabria dobbiamo sperare che ci tocchi un’ambulanza col medico e tutti gli strumenti idonei a salvarci la vita. Perché qui in Calabria riusciamo solo a architettare soluzioni che prevedono pochi euro di aumento a colleghi che fanno turni massacranti per senso di responsabilità, oppure si pensa di risolvere andando a pescare medici a Cuba o a Tirana o continuando con contratti a tempo determinato. Eppure altrove il problema lo hanno affrontato prendendo il toro per le corna e hanno imboccato una strada definitiva. Mi riferisco alla Campania per esempio. La notizia è recentissima, risale a qualche giorno fa. Una delibera del direttore generale della Uoc Gestione risorse umane ha attivato Un concorso pubblico per titoli e esami, per la copertura a tempo indeterminato di numero 60 posti di Dirigente Medico di Medicina d’Emergenza-Urgenza da assegnare alle Uoc locali. Sembra l’uovo di Colombo ma perché le altre regioni (del Mezzogiorno, tra l’altro) riescono a fare concorsi con ben 60 posti a disposizione e tutti a tempo indeterminato e noi no? Si tratta di volontà politica o solo di incapacità? La maggioranza – conclude la Bruni – ci ricorda spesso che il tema della Sanità è di tutti e che non dovremmo mai dividerci in base all’appartenenza politica. Sono perfettamente d’accordo ma mi spiegate, allora, perché non riusciamo a trovare soluzioni efficaci sul servizio del 118 mentre altre regioni si stanno attrezzando per risolvere il problema definitivamente?».  

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